Dopo una malattia con la quale aveva convissuto per anni, la scorsa notte è spirato, tra l’affetto e l’amore della moglie e dei suoi tre figli, il vice questore di Varese Fabio Mondora, 56enne conosciuto in tutta la provincia di Varese per aver ricoperto importanti incarichi all’interno del Corpo di Polizia di Stato.
Una carriera che lo ha visto impegnato in numerose indagini, con professionalità e grande disponibilità nei confronti dei suoi colleghi. Dopo 10 anni passati tra il Settore Polizia di Frontiera di Luino e Squadra Mobile a capo della sezione narcotici – ricorda il quotidiano varesino -, il dottor Mondora vince il concorso da funzionario e viene assegnato all’Ufficio Immigrazione della Questura di Milano, per poi trasferirsi a Lecco come dirigente della Squadra Mobile, dove è rimasto cinque anni, e successivamente a Varese alla guida della Digos fino al 2015.
Grande esperienza lavorativa anche nell’organico della D.I.A., Divisione Investigativa Antimafia, dal 2014, dove si è occupato del contrasto alle infiltrazioni mafiose, ricoprendo un incarico strategico nel corso dell’EXPO 2015. È stato anche dirigente del Commissariato di Gallarate nel 2017 e l’anno successiva, invece, ha ricoperto il ruolo vice dirigente della Digos di Torino, per tornare poi a Varese, al comando della Divisione Anticrimine della Questura.
Nello scorso mese di ottobre il questore di Varese Michele Morelli gli aveva consegnato la pergamena con la quale il Capo della Polizia gli aveva conferito la Croce d’argento, onorificenza riconosciuta al personale della Polizia di Stato che abbia prestato onorevole servizio per vent’anni.