Tutto è iniziato con una discussione accesa tra automobilisti per un sorpasso contestato sulla Feltrina ed è finito con una carabiniere quasi investito e un uomo in manette per tentato omicidio. Notte agitata quella di ieri sulle strade bellunesi e trevigiane dove si è rischiata la tragedia, nella folle fuga dell’automobile condotta da un cittadino kosovaro, residente a Treviso. Salvo per miracolo un carabiniere del radiomobile della Compagnia di Feltre che ha avuto la prontezza di riflessi di gettarsi nel fossato evitando di essere investito e ammazzato.
Era l’1.20 di ieri notte quando ai carabinieri feltrini arriva la richiesta di aiuto da parte di un uomo e una donna sotto choc: erano stati aggrediti a seguito di una discussione per motivi stradali. Parlavano di alcuni soggetti che erano fuggiti in direzione Treviso su una Audi A 3. I due, marito e moglie, erano riusciti a prendere la targa che avevano comunicato agli uomini dell’Arma: l’auto risultava intestata a un cittadino kosovaro.
Mentre la pattuglia del Radiomobile ha iniziato l’inseguimento dell’Audi, i militari della stazione di Quero Vas attendevano la vettura con un posto di blocco sulla Feltrina. Ma era solo l’inizio. Il conducente dell’Audi ha puntualmente ignorato la paletta e si è dato alla fuga, proseguendo la sua corsa. L’Audi ha sconfinato nel Trevigiano a velocità sostenuta e l’inseguimento lungo la Feltrina si è protratto per chilometri fino alla zona industriale di Cornuda (TV).
Qui ad attendere l’automobilista in fuga c’era una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri trevigiani di Montebelluna, che era stata allertata dai colleghi feltrini. Il kosovaro però non ha desistito. Con manovre da brividi ha cercato di immettersi nuovamente sulla strada per Treviso, non fermandosi nemmeno di fronte al nuovo blocco dei carabinieri feltrini.
La pattuglia del Radiomobile di Feltre infatti aveva creato un nuovo posto di blocco e stava intimando l’alt al conducente, quando questo, come spiegano i carabinieri in una nota «per guadagnarsi la fuga ha indirizzato l’auto verso il militare che per evitare l’investimento si gettava nel fossato adiacente».
Il kosovaro alla guida dell’Audi ha proseguito la sua corsa verso Treviso, senza nemmeno fermarsi o controllare le condizioni della persona che aveva quasi investito. Alle calcagna però aveva le altre pattuglie dei carabinieri che non se lo sono perso fino alla fine, arrivando fino a sotto casa dei kosovari. Qui hanno identificato il conducente della vettura e lo hanno arrestato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio. È stato condotto in cella al carcere trevigiano di Santa Bona. Denunciato a piede libero il passeggero per i medesimi reati in concorso.