Liste di leva, in diversi comuni sono comparsi come ogni anno, i primi giorni di gennaio, gli avvisi pubblici dei sindaci che recitano: “Obbligo di iscrizione nelle liste di leva dei giovani nati nell’anno 2006”. Quanto basta per suscitare qualche dubbio e timore. Con la guerra in Ucraina, alle porte dell’Europa, passeggiare in città e notare questo avviso non è proprio rassicurante.
Non si tratta però di una chiamata alle armi. Il servizio militare obbligatorio in Italia è stato sospeso dal 2005.
Ma allora perché i Comuni affiggono questi manifesti?
Il Comune come ente amministrativo ha tra le tante competenze quella di formazione e aggiornamento della Lista di Leva Militare. Come si compilano le liste di leva? Si tratta di una lista contenente i nominativi di tutti i giovani secondo la propria classe di nascita, che dal 01 gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso compiranno il 17° anno di età. I Comuni predispongono queste liste entro il 10 aprile di ogni anno. Chi lo dice? Il Codice dell’ordinamento militare che è un insieme organico di leggi, e più precisamente un decreto legislativo (numero 66 del 15 marzo 2010) che all’articolo 1928 “Obblighi di leva, sospensione delle chiamate, e casi di ripristino” recita così:
«In attuazione dell’ articolo 52 della Costituzione («La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l’esercizio dei diritti politici. L’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica»), il servizio militare è obbligatorio nei casi e con le modalità stabilite dal presente codice».
Ma il servizio militare obbligatorio può essere ripristinato?
Il Codice dice che «le chiamate per lo svolgimento del servizio obbligatorio di leva sono sospese a decorrere dal 1° gennaio 2005» che il servizio di leva «è ripristinato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, se il personale volontario in servizio è insufficiente e non è possibile colmare le vacanze di organico, in funzione delle predisposizioni di mobilitazione, mediante il richiamo in servizio di personale militare volontario cessato dal servizio da non più di cinque anni, nei seguenti casi: a) se è deliberato lo stato di guerra ai sensi dell’articolo 78 della Costituzione; b) se una grave crisi internazionale nella quale l’Italia è coinvolta direttamente o in ragione della sua appartenenza ad una organizzazione internazionale giustifica un aumento della consistenza numerica delle Forze armate».
Inoltre nel caso di ripristino della leva, la legge prevede che per «colmare le vacanze di organico, non possono essere richiamati in servizio gli appartenenti alle Forze di polizia ad ordinamento civile ed al Corpo nazionale dei vigili del fuoco».
Il procedimento di formazione della lista di Leva Militare è attivato in automatico dai Comuni. Si può eventualmente verificare la propria iscrizione o cancellazione rivolgendosi all’Ufficio Leva che ogni Comune ha. L’Ufficio leva rilascia certificazioni d’iscrizione nella lista di leva e di esito di leva.
Non si tratta perciò di una chiamata alle armi, piuttosto di una formalità conseguente alle leggi che hanno sospeso la leva obbligatoria in Italia.