Sono circa mille, un numero molto elevato considerato il totale di 3.104, gli emendamenti dichiarati inammissibili dalla commissione Bilancio della Camera, riunita oggi dalle 11 per la comunicazione di inammissibilità.
Solitamente il numero di proposte emendative che non passa la scure della commissione varia tra i 600 e i 700, ma su un totale complessivo che va dai 4mila ai 5mila.
Tra quelli che non passa c’è l’emendamento a firma Fabio Rampelli che prevede la ricostituzione del Corpo forestale dello Stato. La norma, che interessava la forza di polizia la cui operatività è cessata il 31 dicembre 2016 e che in larga parte è stata trasferita nel Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri, è stata infatti dichiarata inammissibile.
Il Corpo forestale dello Stato (in sigla C.F.S.) è stata una forza di polizia italiana a ordinamento civile, dipendente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, specializzata nella difesa del patrimonio agro-forestale.
Traendo origine dall’Amministrazione forestale regia del Regno di Sardegna, fondata nel 1822, il Corpo era specializzato nella difesa del patrimonio agro-forestale italiano, nella tutela dell’ambiente e del paesaggio e nel controllo sulla sicurezza della filiera agroalimentare. Concorreva all’espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché al controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane.
La riforma Madia del 2015 e lo scioglimento
Il 4 agosto 2015 il parlamento italiano approvò il cosiddetto “ddl Madia” sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche che prevedeva all’art. 8 l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato in un’altra forza di polizia.
La norma prevedeva inoltre che la definizione del riordino delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente, del territorio e del mare, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare fosse demandata ad appositi decreti delegati.
Un decreto legislativo attuativo approvato preliminarmente dal Consiglio dei ministri il 20 gennaio 2016 sancì che il Corpo fosse riorganizzato come “Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare”, all’interno dell’Arma dei Carabinieri; nacquero così nell’Arma i “Ruoli forestali”, mentre fu deciso il trasferimento di 750 agenti dell’ex Forestale ad altre forze di polizia.