Marina Militare Italiana: le foto esclusive della flotta che fronteggia la flotta russa nel mare Adriatico
La fregata russa “Ammiraglio Grigorovich” inquadrata dal periscopio del sottomarino italiano “Longobardo” pochi giorni fa nel Mare Ionio. E’ una delle navi più moderne della flotta di Mosca, dotata di missili a lungo raggio Kalibr protagonisti della guerra in Ucraina.
Il caccia russo “Ammiraglio Tributs” fotografato dal sottomarino “Longobardo”. A fine luglio l’unità di Mosca si è inoltrata nel Mare Adriatico, rimanendo a largo delle coste abruzzesi: è una nave specializzata proprio nella lotta ai sommergibili, con un potente sistema di difesa contraerea.
La fregata italiana “Marceglia” controlla da distanza ravvicinata l’incrociatore russo “Varyag”. Il “Varyag” è una delle navi più grandi della flotta di Mosca, gemello del “Moskva” affondato dagli ucraini. A fine luglio si è posizionato a largo di Otranto, per pattugliare l’accesso all’Adriatico.
Qui di seguito un’altra foto del “pedinamento” dell’incrociatore “Varyag” scattata da un elicottero italiano. Si notano i tubi lanciamissili dell’unità russa, progettata per distruggere le portaerei americane con uno sciame di ordigni a lungo raggio. Uno degli obiettivi della flotta russa era ostacolare i movimenti della portaerei “Truman”, diretta nell’Adriatico.
La Marceglia appartiene alla classe Fremm, le unità più moderne della Marina militare italiana, acquistate pure dalla Us Navy.
La fregata “Bergamini” fronteggia il caccia russo “Ammiraglio Tributs” nelle acque delle Adriatico. Le due nave sono a poche centinaia di metri.
La “Marceglia” sfila a corta distanza dall’incrociatore “Varyag”. Si può vedere come la nave italiana appartenga all’ultima generazione, con strutture “stealth” per renderla meno visibile ai radar, mentre l’unità russa ha le grandi antenne concepite ai tempi dell’Urss.
La fregata “Bergamini” affianca in navigazione il caccia “Ammiraglio Tributs” nell’Adriatico centrale. Il confronto tra navi russe e italiane è proseguito per oltre due settimane, poi le unità di Mosca si sono dirette più a sud e proseguono il pattugliamento nel mare Ionio.
Una delle manovre condotte dalla fregata “Bergamini” in prossimità dell’unità russa. Queste operazioni vengono chiamate in gergo tecnico “ombreggiamenti”: le navi si inquadrano nei radar per dimostrare la capacità di tenere sotto tiro “l’avversario”.
Un elicottero EH101 della Marina italiana sorveglia l’incrociatore russo “Varyag” a largo della costa pugliese. Gli EH101 sono gli elicotteri più moderni della Nato per il pattugliamento del mare: a bordo hanno un sistema radar e sonar per la ricerca dei sottomarini.
Fonte:repubblica..it