È davvero una situazione tragica e sconcertante. È difficile comprendere cosa possa aver spinto Beatrice Belcuore, una ragazza di 25 anni con un rendimento scolastico eccellente e senza segnali evidenti di problemi personali a compiere un gesto così estremo. La mancanza di lettere o messaggi lasciati rende ancora più misterioso il motivo dietro questa tragedia.
«Non riusciamo a capire come sia potuto succedere», hanno detto le amiche dell’allieva carabiniera di 25 anni che si è uccisa con la pistola di ordinanza in una delle stanze della Scuola allievi di Firenze.
È un momento difficile anche per gli investigatori che stanno cercando di fare luce su questo tragico evento.
Le amiche dell’allieva Carabiniere: mai confidato nulla
«Non ha mai manifestato alcuna problematica, eravamo molto amiche e non ci ha mai confidato nulla che non andasse», hanno raccontato le ragazze ai militari che in queste ore dovrebbero aprire il cellulare della giovane con l’obiettivo di capire se dentro il telefonino possa esserci qualcosa che spieghi il gesto estremo. Anche il rendimento e i voti della giovane carabiniere erano ottimi.
La giovane non ha lasciato lettere o messaggi. La militare faceva parte del Secondo Battaglione e tra pochi giorni – vale a dire a maggio – avrebbe terminato il secondo anno di corso. Nelle prossime ore verrà eseguita l’autopsia che potrebbe rivelare qualche dettaglio in più, anche se spesso non è sufficiente a dare una risposta definitiva su questioni così complesse.
La raccolta fondi degli amici e colleghi
Gli amici e i colleghi di Beatrice hanno organizzato una raccolta fondi per sostenere le persone a lei care, si può donare al seguente link https://www.gofundme.com/f/per-lallievo-maresciallo-beatrice