Nel 2016, le autorità belghe sono state informate dalla polizia italiana sulla potenziale pericolosità di Abdesalem Lassoued, che all’epoca aveva 38 anni ed era considerato un estremista islamico. Questo cittadino tunisino, che risiedeva a Bologna, era stato oggetto di segnalazioni all’apparato investigativo antiterrorismo in quanto si era radicalizzato e aveva iniziato a fare discorsi legati alla jihad che potevano rappresentare una minaccia per l’Europa. Durante le indagini, sono emersi contatti di Lassoued con altri cittadini tunisini residenti in Italia e in altri Paesi europei, tra cui il Belgio e la Gran Bretagna.
Sette anni fa, nel 2016, le autorità belghe furono informate della natura potenzialmente pericolosa di Abdesalem Lassoued, un tunisino di 38 anni, da parte della polizia italiana. A quel tempo, Lassoued si era stabilito a Bologna ed era stato segnalato come estremista islamico radicalizzato, noto per i suoi discorsi legati alla jihad con implicazioni in Europa. Le autorità italiane avevano condotto indagini su di lui e avevano rilevato i suoi contatti con altri cittadini tunisini in Italia e in diversi Paesi europei, tra cui Belgio e Gran Bretagna.
In Italia, inizialmente, sembrava che Lassoued sarebbe stato soggetto a un provvedimento di espulsione preventiva, come previsto per i “soggetti a rischio”. Tuttavia, Lassoued presentò una richiesta di protezione internazionale alla commissione territoriale di Bologna, che temporaneamente impedì la sua espulsione. Nel giugno 2016, questa richiesta fu dichiarata inammissibile, e Lassoued fu trasferito al Centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta in attesa di essere rimpatriato.
Tuttavia, Lassoued si oppose a questa decisione di fronte al tribunale, il quale, nel dicembre 2016, comunicò al Cie siciliano che l’udienza per il merito della causa sarebbe stata fissata per il 10 gennaio 2017, con un effetto automatico di sospensione della decisione della commissione. Di conseguenza, Lassoued fu rilasciato dal Cie con un permesso di soggiorno regolare valido fino al 24 gennaio 2017.
Da quel momento, Lassoued sembrò sparire in Italia. Nel dicembre 2016, prima ancora che il Tribunale di Bologna potesse esaminare il merito della sua richiesta di asilo e la dichiarasse inammissibile, Lassoued divenne “intracciabile” nel territorio italiano.
Nel frattempo, Lassoued si era recato in Belgio, dove è stato fermato nel 2019. Anche in Belgio, aveva presentato una richiesta di protezione internazionale che gli aveva permesso di rimanere in libertà in attesa di una decisione. Tuttavia, anche in questo caso, gli fu respinta la richiesta nel 2020. Le autorità belghe cercarono di restituirlo all’Italia, ma quest’ultima rifiutò di riaccoglierlo, poiché il suo permesso di soggiorno era scaduto da più di due anni e non vi erano prove concrete della sua presenza sul territorio italiano.
Pertanto, Lassoued rimase in Belgio come immigrato irregolare. Tre anni dopo, probabilmente a causa della crisi in corso nella Striscia di Gaza, Lassoued ha compiuto un atto violento, uccidendo cittadini svedesi. Questo evento ha portato la polizia di prevenzione a rivedere i suoi contatti in Italia al fine di valutare eventuali rischi legati all’azione omicida di Bruxelles.