L’ Arma piange la scomparsa del brigadiere Giuseppe Betti. Aveva 55 anni

Carabinieri Guido Scarpati

Era un brigadiere dei carabinieri l’uomo morto ieri per Covid a 55 anni (ne avrebbe compiuti 56 fra pochi giorni. Lo conferma la stessa Arma, ricordandolo con commozione: era il brigadiere Giuseppe Betti, addetto alla stazione della Forestale di Castel San Nicolò, vittima del coronavirus.

Una nota spiega che la morte si è registrata all’ospedale di Arezzo, per le complicanze di una polmonite. “Il Comandante Generale Teo Luzi e tutta l`Arma esprimono profondo cordoglio per la prematura scomparsa del collega”, si sottolinea.

Betti era entrato nel Corpo Forestale dello Stato nel 1992 frequentando il corso presso la Scuola di Poppi, ha poi comandato le stazioni Forestali di Cutigliano, Subbiano, Palazzuolo sul Senio e Parco Stia. Dopo la riforma di accorpamento del Corpo Forestale dello Stato, avvenuta nel 2017, aveva indossato gli alamari e proseguito il proprio servizio nello specifico ambito di competenza, comandando nuovamente la stazione Carabinieri Forestale di Subbiano ed infine, dallo scorso marzo, quella di Castel San Nicolò.

Per Betti è stata una vita dedicata al dovere – si aggiunge – alle istituzioni che ha sempre servito con impegno e costanza. “Ci lascia un solido punto di riferimento per i colleghi ed i cittadini che silenziosamente e proficuamente ha sempre aiutato.

Il militare, che avrebbe compiuto 56 anni il prossimo 19 giugno, non era stato ancora vaccinato poiché già positivo alla data per la somministrazione della prima dose. L`Arma dei Carabinieri si unisce compatta al dolore della compagna e di quanti, amici e colleghi, ne piangono la perdita. Il suo ricordo resterà vivo nella memoria di tutti i carabinieri e di coloro che l`hanno conosciuto”.

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