L’Italia potrebbe incrementare la spesa per la difesa fino a 31 miliardi di euro attraverso un aumento del deficit, ma questa scelta comporterebbe rischi significativi per il bilancio pubblico e possibili tagli ad altri settori.
L’Europa e il finanziamento della difesa
Nel piano proposto dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, si delineano due principali fonti di finanziamento per la difesa:
- Un eurobond da 150 miliardi per finanziare la difesa europea, simile al modello Sure usato per la pandemia. All’Italia potrebbero spettare 18 miliardi, utilizzabili per investimenti in tecnologie militari avanzate come droni e sistemi antimissile.
- Fondi nazionali, con l’Italia che potrebbe aumentare la spesa per la difesa fino a 31 miliardi di euro in deficit. Tuttavia, resta da decidere se questa deviazione sarà distribuita in un solo anno o spalmata su quattro anni.
Un aumento di spesa sostenibile?
A differenza di misure emergenziali come l’acquisto di vaccini durante la pandemia, un aumento del bilancio militare richiede finanziamenti costanti nel tempo. Oltre all’acquisto di nuovi mezzi, servono fondi per personale e manutenzione, rendendo il costo della difesa una spesa strutturale.
Attualmente, il governo prevede una riduzione del debito pubblico dal 2027, ma un aumento della spesa militare fino a fine decennio potrebbe compromettere questo obiettivo, specialmente in un contesto economico stagnante. Inoltre, l’aumento della spesa pubblica in Germania ha già fatto salire il costo del debito italiano di 45 punti base (0,45%), rendendo il finanziamento ancora più oneroso.
Dove saranno indirizzati i fondi?
Il Ministero della Difesa ha identificato diverse priorità:
- Difesa antimissile, con l’acquisto dello scudo Arrow 3 di produzione israeliana.
- Rafforzamento dell’aeronautica e dei mezzi terrestri, anche con acquisti dagli Stati Uniti.
Tuttavia, parte del governo spinge per sviluppare l’industria militare italiana, in modo da garantire anche un impatto positivo sull’occupazione e l’economia nazionale. Questa contrapposizione potrebbe influenzare le decisioni finali sull’allocazione dei fondi.
Possibili tagli in altri settori
L’aumento della spesa militare potrebbe tradursi in tagli ad altri settori del bilancio pubblico. Secondo l’Istat, la spending review del 2024 ha colpito principalmente gli investimenti, e non è chiaro quali settori potrebbero subire nuove riduzioni per far posto all’aumento delle spese per la difesa.
In definitiva, la scelta tra sicurezza e stabilità economica sarà cruciale per il governo italiano nei prossimi anni.