Ecchimosi, contusione mandibolare e dieci giorni di prognosi per un agente della polizia di Stato dell’ufficio Digos. Il poliziotto era intervenuto per sedare una rissa in strada tra due persone, lunedì scorso. Momenti di alta tensione nel centro storico cittadino, in via delle Verdura dove – grazie all’intervento della Digos e poi di altre pattuglie immediatamente giunte sul posto partite dalla questura di Rieti – sono state evitate ulteriori e più gravi conseguenze. Tutto ha preso il via da una colluttazione tra due quarantenni reatini che si trovavano nel centro storico. Una zuffa sulla cui origine stanno ora indagando anche gli uffici della Squadra mobile di Rieti.
La dinamica
Tra i due, in un primo momento, erano volate parole grosse poi i toni si sarebbero ulteriormente accesi fino ad arrivare alle mani e tra i due quarantenni è scattata una violenta colluttazione in strada a suon di calci e pugni. In quel momento, nelle vicinanze di via della Verdura, stava transitando un’autovettura civetta della Divisione investigazioni generali e operazioni speciali della questura di Rieti, con tre agenti a bordo impegnati in un servizio preventivo di pattugliamento e controllo del territorio. I rumori della lite e la baruffa tra i due non sono sfuggite ai poliziotti, che sono immediatamente scesi dal veicolo per intervenire e sedare quella violenta colluttazione tra i due.
Nel tentativo di separare i due rivali, un’agente si è avvicinato ad un quarantenne per dividerlo e allontanarlo, ma questo si è improvvisamente voltato di scatto scagliando un violento pugno al volto all’agente della Digos, che nulla ha potuto – a causa della distanza così ravvicinata – per tentare di schivare o bloccare il colpo. Un pugno che l’ha centrato in pieno volto, facendolo cadere a terra, fortunatamente senza battere il capo contro muri o spigoli.
Gli sviluppi
Intanto sul posto – dopo che i tre agenti erano comunque riusciti, non senza fatica, a bloccare i due contendenti – sono successivamente giunti gli agenti della Squadra volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e una pattuglia della Squadra mobile della questura reatina, in ausilio ai colleghi e per poi espletare le successive attività info-investigative su quanto accaduto. Tuttavia, per placare la veemenza di uno dei due uomini è stato necessario l’intervento del personale medico-sanitario del 118, che ha preso in carico l’uomo, il quale, poi, sarebbe stato successivamente sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio.
Anche l’agente della Digos è dovuto ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, dove è stato medicato: per lui dieci giorni di prognosi.