Insulta senza un motivo apparente i carabinieri che sono di pattuglia sulla litoranea. Scatta l’inevitabile controllo e, a quel punto, l’aggressività verbale diventa vera e propria violenza fisica, con calci e pugni per tentare di sottrarsi all’identificazione. Finisce ai domiciliari, ma in casa continua con le intemperanze, fino a costringere il magistrato a richiedere e ottenere un’ordinanza per condurlo in carcere: troppo pericolosa è stata ritenuta la sua presenza fra le mura domestiche per la stessa famiglia.
Una vicenda delicata e molto particolare, consumatasi nell’arco di poche ore nel nord Salento, con protagonista principale un ex agente di polizia di 40 anni (salentino, in precedenza dislocato in Lombardia), ritrovatosi in arresto la prima volta, nel fine settimana, dopo atteggiamenti a dir poco turbolenti. Si trovava di mattina nei pressi di un bar sul litorale di Casalabate, marina di Squinzano e Trepuzzi, quando a un certo punto è spuntata una gazzella dei carabinieri della Sezione radiomobile di Campi Salentina.
I militari stavano procedendo a bassa velocità per un normale controllo. E, all’improvviso, gli sguardi devono essersi incrociati con quello dell’ex agente di polizia. Il quale avrebbe iniziato a provocarli con frasi poco felici. A quel punto, si è deciso di procedere a un controllo, ma il 40enne avrebbe iniziato a opporsi con fermezza, arrivando persino a ingaggiare una colluttazione con i carabinieri.
È stata inevitabile la richiesta di supporto e sul posto sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia d’intervento operativo di Vibo Valentia, in questi giorni smistati sul Salento per potenziare il dispositivo di sicurezza del territorio. Alla fine, si è riusciti a trascinare l’uomo in caserma e qui, sentito il pubblico ministero di turno, è stato dichiarato in arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Fra l’altro, due militari hanno dovuto farsi refertare a causa delle lesioni subite. Sette giorni di prognosi per entrambi. L’uomo è stato anche segnalato in Prefettura per il possesso di qualche grammo di stupefacente, un quantitativo minimo, quindi giudicato per uso personale (circa 8 di hashish e altrettanti di marijuana).
ex poliziotto finisce in manette dopo aggressione ai carabinieri: accusato anche di maltrattamenti in famiglia
Ma la storia non si è conclusa lì. Anzi. Finito ai domiciliari, come disposto dal magistrato, nell’arco della giornata il 40enne avrebbe iniziato a dare in escandescenza anche dentro casa, con minacce e atteggiamenti vessatori, pure alla presenza di bambini. Una vera e propria escalation di soprusi che ha finito per risultare un rischio per l’incolumità della famiglia.
Si è così arrivati davanti a una strada obbligata, dopo diversi passaggi dei carabinieri per cercare di riportare – inutilmente – la situazione alla calma: nella tarda serata di sabato, quasi a cavallo con domenica, l’uomo è prima stato sottoposto a una visita psichiatrica, dopodiché è finito nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce. E ora risponde anche di maltrattamenti in famiglia.
Per evidenti motivi di tutela della famiglia, si omettono dettagli più precisi su generalità e comune di residenza.