Arrestato per un clamoroso errore, uno scambio di persona basato su un riconoscimento fotografico fatto da una ragazza che si prostituisce online, a distanza di quattro anni dai fatti. In seguito all’interrogatorio reso davanti al gip del Tribunale e agli spunti investigativi resi, sono stati revocati gli arresti domiciliari al funzionario della Polizia di Stato, G.B., dirigente della Divisione Amministrativa della Questura di Udine.
Il provvedimento è stato notificato nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 28 febbraio.
Il funzionario era stato indicato dalla Procura di Bologna, che sta lavorando a un’inchiesta sulla prostituzione minorile, come uno dei clienti di una baby squillo di origini magrebine che vive al confine tra le province di Pordenone e Venezia.
Nel lungo interrogatorio di garanzia reso anche alla presenza del sostituto procuratore Michele Martorelli, si era difeso punto su punto, tanto che nell’ordinanza di revoca dei domiciliari si mettono in dubbio gli elementi di grave colpevolezza.