L’intervento provvidenziale di Vincenzo Giorgio, agente scelto della Polizia di Stato che vive a Nosadello, ha permesso di salvare da un concreto pericolo di intossicazione la famiglia, composta da mamma, papà e due bimbe piccole, che vive al terzo piano del condominio di via Nicolò Greco. Giorgio lavora a Padova, dopo anni in forza al commissariato di Crema.
L’altra notte l’agente non era in servizio. «Stavo passando in auto su via Roggetto — racconta Giorgio — insieme alla mia fidanzata. Mancava qualche minuto a mezzanotte e ho visto le fiamme sul balcone al terzo piano dell’edificio. Ho agito d’istinto: mi sono fermato e sono sceso. Per far prima ho scavalcato la recinzione che si trova tra il palazzo e il terreno erboso. Ho raggiunto i citofoni dell’edificio e ho cominciato a suonare a tutti i campanelli per dare l’allarme». Un residente ha risposto e, capito il pericolo, gli ha aperto subito. A quel punto l’agente è corso su per le scale bussando a tutte le porte. La sua prontezza e insistenza ha svegliato tutti. Ha anche aiutato un’anziana a scendere le scale, portandola al sicuro all’aperto. I componenti della famiglia sul cui balcone si erano sviluppate le fiamme stavano dormendo da ore.
«Senza l’intervento di Vincenzo – ha raccontato ieri la mamma – avremmo potuto morire». In mattinata la signora ha rintracciato l’agente via social e gli ha scritto un messaggio carico d’affetto e gratitudine: «Sei il mio eroe». L’agente scelto, una volta che tutti erano in salvo, ha chiamato nuovamente i vigili del fuoco. «Il numero di emergenza l’aveva già contattato la mia fidanzata, mentre io mi precipitavo a dare l’allarme ai condomini – conclude Giorgio –.
Quando li ho richiamati mi hanno detto che sarebbero arrivati a minuti. Per fortuna erano impegnati sull’incendio di un’auto a Spino d’Adda, dunque molto vicini. Il loro intervento rapido ha evitato che l’incendio distruggesse l’appartamento e arrivasse anche a danneggiare quello del quarto piano».