In congedo per malattia, erano allo stadio di Firenze per la partita di calcio tra Fiorentina e Napoli, due militari dell’esercito condannati a 3 mesi e 20 giorni di reclusione militare. La Cassazione ha reso definitiva la condanna della Corte d’appello militare di Roma.
I due imputati, di Napoli e Cava, furono accusati del rilascio di certificazioni mediche simulando patologie inesistenti. Nell’agosto 2019 erano allo stadio, durante il periodo di congedo sanitario. I primi riscontri giunsero da verifiche compiute presso i medici che avevano controllato i due, lasciando prefigurare «situazioni nosografiche non del tutto compatibili con lo stato di salute dichiarato».
I militari furono riconosciuti dal superiore gerarchico, con il riscontro dei biglietti acquistati per la partita oltre che dall’analisi delle telecamere allo stadio.
Nei ricorsi, inammissibili, la difesa contestava che le patologie erano preesistenti, oltre che in parte dipendenti da cause di servizio. E che non vi furono disfunzioni nei turni, con le sostituzioni già previste. «Non può non rilevarsi che le condotte illecite erano finalizzate a sottrarsi al complesso dei compiti inerenti i servizi che gli imputati avrebbero dovuto svolgere durante i turni assegnatigli nei giorni in sui simulavano l’infermità controversa.
L’obiettivo dei loro comportamenti simulatori era sottrarsi allo svolgimento dei turni ai quali erano stati assegnati, nella loro interezza».