Il militare, Roberto Mandolini, all’epoca dei fatti era il comandante della stazione Appio dove fu portato il geometra dopo essere stato fermato. La sorella del giovane: “I familiari di Mandela non possono saperlo. Ma lei come ha potuto permetterlo?” La replica di Malagò: “Il Coni non c’entra nulla con la premiazione. Io ho solo partecipato a un evento dove c’era la figlia del premio Nobel per la pace”
“Caro presidente Malagò, mi dispiace molto per Nelson Mandela, ma lei è a conoscenza del fatto che Roberto Mandolini è stato condannato da ben tre Corti d’Assise nei procedimenti penali per l’uccisione di Stefano Cucchi, mio fratello?”.
La domanda di Ilaria Cucchi nasce sui social e arriva fino alle stanze del Campidoglio, dove la sorella di Stefano Cucchi ha chiesto di incontrare il sindaco Roberto Gualtieri. La donna infatti sta cercando una spiegazione a ciò che ha letto su Facebook, dove il carabiniere Roberto Mandolini, reduce dall’ennesima condanna, si vanta di aver ricevuto un premio “dal titolo “Arthena” della Unvs-Roma Capitale presso la sala d’onore del Coni”.
Inoltre Mandolini, che appena due giorni fa è stato condannato a scontare 3 anni e 6 mesi per aver mentito su ciò che è accaduto la notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009 nella caserma sulla Casilina, si dice “onoratissimo” di essere stato premiato “alla presenza della famiglia di Nelson Mandela e del Presidente del Coni dottore Malagò”. E ringrazia il presidente della Unvs – Roma Capitale dottor Massimiliano Savant de Cristofaro e la presidente dell’accademia della legalità dottoressa Paola Vegliantei”.
In altre parole un carabiniere condannato nel caso Cucchi è stato ospitato al Coni e premiato davanti ai parenti di Nelson Mandela e ai paladini della legalità. Il tutto proprio la stessa settimana in cui la giustizia italiana lo riconosceva ancora una volta colpevole per aver mentito sui fatti che hanno portato alla morte di Stefano Cucchi.
“Io credo che i famigliari di Nelson Mandela non siano al corrente di questo. Ma con quale anima e per quale motivo lei ha potuto permettere questo? – domanda Ilaria Cucchi – Premiare di fronte a loro proprio Roberto Mandolini. Mi auguro che tutto questo questo non sia vero”, conclude la donna mentre resta in attesa di risposte sia dal numero uno del Coni che dal sindaco di Roma.Non tarda ad arrivare la replica di Giovanni Malagò.
“Il Coni non c’entra nulla con la premiazione del carabiniere Mandolini. E io non ho premiato nessuno – risponde il presidente del Coni – è stata un’iniziativa dell’Unione nazionale veterani dello sport. Io ho solo partecipato a un evento dove c’era la figlia del premio Nobel per la pace, Nelson Mandela”. Questa sera “ho parlato personalmente con la signora Ilaria Cucchi – riprende Malagò – gliel’ho spiegato. Credo di essermi chiarito con lei. Strumentalizzare il Coni per questo mi sembra totalmente fuori luogo”.
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