I soldati italiani non saranno impiegati in una missione contro i ribelli Houthi, come dichiarato ieri dal ministro della Difesa Guida Crosetto. Questo perché gli alleati dell’Italia sono consapevoli che l’autorizzazione parlamentare è necessaria per l’intervento militare, il quale può avvenire solo in seguito a una risoluzione internazionale o a una richiesta di aiuto da parte di un altro Paese.
Il ministro Crosetto ha spiegato in un’intervista al Tg1, in risposta ai recenti bombardamenti degli Stati Uniti e del Regno Unito contro siti degli Houthi nello Yemen, un gruppo armato sostenuto dall’Iran che ha attaccato ripetutamente imbarcazioni mercantili nel Mar Rosso.
D’altro canto, l’Italia parteciperà sicuramente alla missione europea per la sicurezza delle navi mercantili nel Mar Rosso, come confermato dal ministro di Fratelli d’Italia. Tale partecipazione è motivata dal fatto che il 15% delle navi del commercio marittimo mondiale transita attraverso il Mar Rosso, e l’Italia è particolarmente interessata in quanto Paese maggiormente danneggiato.
Il ministro ha anche espresso la speranza che l’Europa si muova in tal senso, nonostante attualmente sia bloccata dalla Spagna che non ha voluto riconfigurare l’operazione Atalanta. Il ministro Tajani sta già lavorando affinché possa essere avviata una nuova missione.
Il ministro della Difesa Crosetto ha evidenziato il rischio di un’escalation, sottolineando che finora non c’è stato uno scontro militare effettivo, ma solo scaramucce. Ha anche avvertito che in caso di uno scontro, le truppe dell’ONU dovrebbero ritirarsi poiché non sono preparate a trovarsi tra due eserciti in conflitto, avendo regole e motivazioni diverse.
Il coinvolgimento dell’Italia in una “missione militare europea” è stato confermato anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha sottolineato la delicatezza della situazione nel Mar Rosso e il pericolo per il traffico commerciale marittimo internazionale.
Tajani ha ribadito il sostegno italiano alla de-escalation e ha annunciato il lavoro per una nuova missione militare europea, già all’ordine del giorno della prossima riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea. Tajani ha precisato che l’Italia non ha partecipato all’offensiva militare degli Stati Uniti e del Regno Unito contro gli Houthi, ma sta cercando di avviare una nuova missione con un nuovo mandato, dato l’opposizione della Spagna all’allargamento delle competenze della missione esistente. Nel frattempo, l’Italia continua a proteggere le proprie navi con la fregata presente nel Nord del Mar Rosso.