Il ministro della Difesa: «Gli darò tutte le tutele come a chiunque. Il libro può presentarlo. La sua Forza armata gli proporrà un impiego alternativo»
«Ho detto al generale Vannacci che applicherò le regole e darò tutte le garanzie e le tutele che servono come farei con chiunque.
Il libro può scriverlo e presentarlo, il tema non è quello. Vedremo nei prossimi mesi e nelle prossime settimane quale sarà l’impiego di Vannacci, che non è stato cacciato dalle Forze armate e come qualunque dirigente deve avere un impiego.
La sua Forza armata gli proporrà un impiego alternativo». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della sua partecipazione sul palco durante al festa del Fatto. «Se sarà operativo — ha aggiunto Crosetto — questo non compete a me ma alla Forza armata e al dialogo che ci sarà tra di loro».
Venerdì 8 settembre il ministro della Difesa ha incontrato il generale Vannacci(su richiesta di quest’ultimo). «Un incontro molto franco» aveva commentato Vannacci dopo il faccia a faccia. Aggiungendo: «Crosetto mi ha parlato con franchezza e da soldato lo apprezzo, è un uomo che è in cerca della verità e ho fiducia nelle istituzioni e nel ministro della Difesa.
Non ci sono spaccature con loro. Il motivo delle sue azioni chiedetelo a lui e non a me».Intervistato a In mezz’ora su Rai 3, Crosetto ha raccontato qualche dettaglio dell’incontro: «Vannacci è arrivato vestito in abiti civili e gli ho detto “scusi come mai non ha la divisa?”.
E lui mi ha risposto: “Mi hanno detto di non metterla i miei superiori perché oggi venivo da lei come se fosse una cosa privata e non mi hanno neanche dato il rimborso del treno”.
Gli ho detto di no, perché quando si chiede il rapporto al superiore gerarchico si rientra in servizio anche se momentaneamente non lo si è. Quindi doveva venire col foglio di viaggio del treno e vestito in divisa».