Il ministro Crosetto dopo dopo aver ventilato la possibilità di uno stop: “la festa delle Forze Armate si farà”

Crosetto festa forze armate

Il 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, non ci sarà alcun cambiamento per quanto riguarda gli appuntamenti istituzionali previsti.

A renderlo noto è il ministero della Difesa che arriva dopo le parole del ministro Crosetto che aveva ventilato la possibilità di uno stop.

“In considerazione della complessa situazione internazionale e della grave crisi in Medio Oriente – spiega la Difesa – saranno presumibilmente annullate invece una serie di eventi collaterali che il ministero stava organizzando per celebrare l’importante significato di questa data”.

Il ministero della Difesa ha ritenuto di “dover fare un passo indietro decidendo di eliminare la serata prevista in teatro già negli scorsi giorni perché non considerata più opportuna alla luce degli avvenimenti recenti. Verrà valutato, invece, sulla base dell’evoluzione della situazione internazionale e dopo un confronto e una valutazione accurata con il ministero dell’ Interno e con il comparto dell’intelligence, la manifestazione prevista al circo Massimo di Roma.

Tali iniziative erano state predisposte, quest’anno, anche a seguito del via libera del Senato al ddl sul ripristino della festività nazionale del 4 novembre”.

“Stavamo organizzando con il ministero della Difesa la festa delle Forze Armate ma sto pensando di annullarla. Di non farla. Non penso sia giusto aumentare un fattore di rischio. Perché devo andare a crearmi un problema in più di sicurezza? Mi spingo a fare questi ragionamenti per le cose che riguardano me. Secondo me un ministro della Difesa, come quello degli Interni, ha l’obbligo di pensare a tutti gli scenari. Io devo pensare al peggio. Un ministro deve circoscrivere tutte le possibilità”.

Guido Crosetto, parlando alla festa del Foglio a Firenze, aveva spiegato così i dubbi riguardo all’opportunità di organizzare determinati eventi e vietare o meno le manifestazioni pro Palestina.

Non serve onorare se ciò non ci consente di imparare e capire come agire oggi. Il ricordo ci insegna che anche nella guerra si devono rispettare regole di umanità”, ha aggiunto rendendo omaggio ai militari italiani vittime dell’eccidio di Cefalonia nel giorno della celebrazione dell’80esimo anniversario della strage.

Onorare, ricordare, imparare. Il sacrificio dei nostri caduti ci insegna che anche nella guerra ci sono valori che vanno difesi. Accanto alle armi devono esserci umanità e ragione”.

E ancora: “Si rende veramente onore ai caduti quando si impara dal loro esempio. Oggi da questo luogo di dolore la storia ci insegna che ci sono ferite che possono essere rimarginate, fratture che possono essere ricomposte”.

A commemorare i militari italiani uccisi a Cefalonia, oltre a Crosetto, il capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e il segretario generale del ministero della Difesa nazionale greco, Antonios P. Oikonomou.

“Oggi ricordiamo l’80esimo anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui, una delle vicende più tristi e dolorose della storia delle nostre forze armate, in cui affondano le profonde radici dei valori della Costituzione repubblicana”, ha premesso l’ammiraglio Cavo Dragone.

“Onorare la memoria di quei caduti, testimoni di una forza, di un’umanità’ e di un sacrificio capaci di travalicare la dimensione temporale – ha concluso – significa onorare l’Italia che oggi rappresentiamo nel mondo, attraverso le operazioni e le missioni militari”.

Le autorità e le rappresentanze hanno reso omaggio al monumento ai Caduti della resistenza greca situato nel centro di Argostoli, per poi proseguire con la visita alla “Fossa degli Italiani”, dove vennero ammassate le salme degli ufficiali fucilati.

La commemorazione si è conclusa al “Monumento Italiano ai Caduti”, dove il ministro Crosetto ha deposto una corona d’alloro affiancato dall’ammiraglio Cavo Dragone, dal presidente dell’Associazione nazionale Divisione Acqui, Claudio Toninel, dai reduci e dalle autorità locali.

Era presente anche l’attuale comandante della Divisione Acqui, il generale di Divisione Francesco Bruno, con una rappresentanza di personale. Alla cerimonia, hanno partecipato autorità italiane e greche, tra cui l’ambasciatrice di Italia in Grecia, Patrizia Falcinelli, il presidente della XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera, Alessandro Giglio Vigna, e il vice presidente della III Commissione Esteri e Difesa del Senato, senatore Roberto Menia.

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