Il lungolago di Colico intitolato al poliziotto Francesco Pischedda, tragicamente morto durante un inseguimento a febbraio 2017

Poliziotto Pischedda
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Il processo relativo alla morte di Francesco Pischedda è ancora arenato. La profonda ferita legata alla tragica scomparsa dell’agente in forza alla Polizia lecchese si fa chiaramente sentire. Giovedì 6 ottobre il capo della Polizia Lamberto Giannini ha partecipato a Colico alla cerimonia di scoprimento della targa commemorativa, realizzata dall’Amministrazione comunale, in ricordo dell’assistente della Polizia di Stato, caduto mentre stava compiendo il proprio dovere e decorato con la medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: “Durante un servizio di pattugliamento stradale, unitamente ad altri due colleghi, in ore serali e in presenza di nebbia, intercettava un mezzo rubato. Iniziava quindi l’inseguimento dei malviventi, i quali improvvisamente bloccavano la vettura e continuavano la fuga a piedi, rincorsi dagli agenti che, a loro volta, erano scesi dall’auto di servizio.

Nel tentativo di raggiungerli su un terrapieno posto tra due guard-rail l’operatore, a causa della scarsa visibilità, precipitava nello strapiombo sottostante, perdendo tragicamente la vita. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e di elevate virtù civiche, spinti fino all’estremo sacrificio (2 febbraio 2017 – Colico)”.

Ricostruiamo la vicenda: Pischedda, nella serata del 2 febbraio del 2017, mentre era in servizio di pattuglia sulla Strada Statale 36 a Colico, a seguito della segnalazione di un mezzo rubato aveva iniziato l’inseguimento dei malviventi che, bloccata l’autovettura, hanno proseguito con la propria fuga a piedi. Nel tentativo di raggiungerli su un terrapieno posto tra due guard rail, a causa della scarsa visibilità l’agente è precipitato nello strapiombo sottostante, perdendo tragicamente la vita.

L’intervento di Lamberto Giannini

Alla cerimonia, come riportato da LeccoToday, hanno partecipato anche il sindaco di Colico Monica Gilardi, il prefetto della Provincia di Lecco Sergio Pomponio, il questore Ottavio Aragona e la signora Diana Mirabella, madre dell’assistente Pischedda. Era presente anche il vicario episcopale di Como, don Andrea Salandi, il quale, insieme al cappellano della Polizia di Stato Don Andrea Lotterio, ha benedetto la targa.

Durante il suo intervento, il prefetto Giannini ha sottolineato l’importanza di ricordare i caduti che rappresentano un esempio per le nuove generazioni, uomini e donne che hanno sacrificato la vita per salvaguardare il bene comune come l’assistente Pischedda: “Ringrazio l’Amministrazione comunale per aver scelto di intitolare un luogo così bello alla memoria di Francesco, consentendo così di perpetrarne ogni giorno il ricordo”.

In conclusione, rivolgendosi ai numerosi giovani presenti, il capo della Polizia ha dichiarato “voi siete il bene più prezioso, siete il futuro e la Polizia di Stato vuole esservi sempre vicina: quando avete bisogno di qualcosa, avvicinatevi con fiducia a chi porta una divisa, perché questa persona vi può dare una mano”.

Il messaggio del sindaco Monica Gilardi

“La tragedia occorsa a Francesco Pischedda ha profondamente colpito la comunità colichese. L’intitolazione della passeggiata è un gesto semplice che rappresenta la ferma volontà dell’Amministrazione Comunale di mantenere viva la memoria di un ragazzo, un giovane padre, che ha scarificato la vita svolgendo il proprio lavoro”, spiega l’amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Monica Gilardi, che ha quindi preso la parola durante la cerimonia: “La personalità non si ostenta. O ce l’hai o non ce l’hai. L’intelligenza non grida, ma ragiona. La maturità non offende, ma si confronta. E soprattutto, la coscienza pulita non evita, ma affronta”.

Hanno partecipato alla cerimonia anche bambini e ragazzi delle scuole di Colico che, con l’accompagnamento del Corpo Musicale di Villatico, hanno allietato i presenti eseguendo l’Inno Nazionale ed altri canti. Il sindaco di Colico, a nome dell’intera Amministrazione Comunale, ha quindi ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della cerimonia.

sondriotoday.it

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