Il generale Roberto Vannacci è stato rimosso dalla guida dell’Istituto geografico militare, dopo il caso del libro conntenente affermazioni gay, migranti, femministe, ambientalisti. È quanto riporta il corriere della sera.
Il generale Roberto Vannacci replica: «Non mi scuso. Lotto contro il pensiero unico”
Verrà trasferito in forza extra organica al Comfoter di Firenze, e al suo posto a capo dell’Istituto arriverà il generale Massimo Panizzi, che mantiene l’incarico di comandante di area territoriale.
La notizia — come anticipato dal giornalista Gabriele Carrer — arriva il giorno dopo lo scoppio delle polemiche per il volume autopubblicato, uscito il 10 agosto scorso.
«Quando scrivevo questo libro sapevo che avrebbe dato da discutere ma sicuramente non mi aspettavo questo polverone — replica Vannacci, commentando a Diario del Giorno su Rete4 —. Non replicherò a decisioni che arrivano da una catena gerarchica. Lo farò nelle sedi opportune».
E ancora: «L’odio è un sentimento, come l’amore e quindi io penso che sia lecito provare disprezzo per qualcosa o per qualcuno. Questo non vuol dire istigare alla violenza: sono libero di provare odio per gli stupratori o per chi fa del male ai bambini. Questo non vuol dire che stia istigando al linciaggio di queste persone. La Costituzione garantisce la libertà di parola. Io non mi sento di fare passi indietro, rivendico quanto ho scritto.
Non uso mai parole volgari o triviali: esprimo liberamente i mie pensieri. La libertà di opinione e le idee si devono confrontare sul piano delle argomentazioni e non della gogna mediatica. Io combatto il pensiero unico che vieta la critica ad una determinata categoria di persone».
E sulle parole scritte contro Paola Egonu («È italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità», ndr), ha detto: «Non vedo perché scuse a Egonu, ho detto una cosa ovvia e non offensiva».Vannacci, 55 anni, è finito al centro delle polemiche per il suo libro dal titolo «Il mondo al contrario».