E’ di qualche giorno fa l’ennesimo tragico evento che ha avuto protagonista un Carabiniere di 29 anni, da poco più di un anno in forza alla caserma di Casumaro (Ferrara). L’ennesimo gesto disperato che ha portato a quasi 40 il numero dei suicidi “in Divisa” nell’anno corrente. Nell’anno 2022 i casi “resi noti” sono stati oltre 70.
Il disagio psicologico tra gli appartenenti alle Forze dell’Ordine è un problema serio ed in crescita, che sta avendo un impatto devastante sulla vita e la salute mentale del personale. Nel corso degli ultimi anni, il numero di suicidi tra i poliziotti italiani è aumentato in modo allarmante, portando l’opinione pubblica e le autorità a riflettere seriamente sulle cause sottostanti e sui rimedi necessari.
La pressione del lavoro delle Forze dell’Ordine
Il lavoro di un poliziotto, carabiniere, poliziotto penitenziario, è notoriamente stressante e potenzialmente traumatico. Gli appartenenti sono esposti a situazioni di violenza, crimini gravi e, spesso, devono prendere decisioni difficili che possono avere un impatto significativo sulla vita delle persone. Queste pressioni costanti possono avere un grave impatto sulla salute mentale, portando a sintomi di ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico.
Inoltre, il costante confronto con situazioni di pericolo e violenza può rendere difficile per il personale di polizia staccare la spina e rilassarsi, aumentando così il rischio di esaurimento professionale e stress cronico.
Forze dell’Ordine: Le Cause del Disagio
Mentre le pressioni legate al lavoro di polizia sono significative, ci sono anche altre cause che contribuiscono al disagio psicologico. Alcuni dei fattori principali includono:
- Mancanza di risorse: Le forze dell’ordine spesso affrontano carenze di personale, scarsa formazione e mezzi limitati, il che può aumentare il livello di stress e frustrazione tra i poliziotti.
- Esposizione a situazioni traumatiche: I poliziotti sono spesso esposti a incidenti gravi, crimini violenti e disastri, il che può avere un impatto cumulativo sulla loro salute mentale nel tempo.
- Isolamento sociale: A causa degli orari di lavoro irregolari e delle situazioni ad alto rischio, molti poliziotti sperimentano un isolamento sociale, che può aggravare la sensazione di alienazione.
- Mancanza di supporto psicologico: L’accesso a servizi di supporto psicologico e consulenza è spesso limitato per i poliziotti, il che può ostacolare la gestione del disagio mentale.
L’aumento dei suicidi tra i Poliziotti
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un preoccupante aumento dei suicidi tra il personale di polizia. Questo fenomeno indica chiaramente che il disagio psicologico è diventato un problema critico all’interno delle forze dell’ordine. Il personale, addestrato a proteggere la vita altrui, spesso fatica a chiedere aiuto per la propria salute mentale a causa di stigma sociale, pressioni lavorative e il timore di ripercussioni professionali.
Misure per affrontare il problema
Affrontare il disagio psicologico tra i poliziotti richiede una serie di misure, tra cui:
- Formazione sulla salute mentale: I poliziotti dovrebbero ricevere una formazione continua sulla gestione dello stress, la salute mentale e il riconoscimento dei segni di disagio psicologico nei colleghi.
- Accesso a servizi di supporto psicologico: Deve essere reso disponibile l’accesso a professionisti della salute mentale specializzati per i poliziotti, garantendo la privacy e la confidenzialità.
- Riduzione delle pressioni lavorative: Le forze dell’ordine dovrebbero prendere in considerazione la revisione delle condizioni di lavoro e la riduzione delle pressioni, se possibile, al fine di garantire il benessere dei poliziotti.
- Promuovere una cultura di supporto: Creare una cultura di supporto e di apertura in cui i poliziotti si sentano liberi di chiedere aiuto senza paura di stigmatizzazione.
In conclusione il disagio psicologico è un problema serio che richiede attenzione immediata. L’aumento dei suicidi tra il personale di polizia è una prova dell’urgenza di affrontare questo problema. I vertici delle forze dell’ordine, insieme alle autorità governative, dovrebbero collaborare per fornire il supporto necessario ai poliziotti e promuovere una cultura di benessere mentale all’interno dell’ambiente lavorativo. Solo attraverso un impegno collettivo e misure concrete si potrà prevenire ulteriori tragedie e proteggere la salute mentale dei poliziotti che lavorano quotidianamente per garantire la sicurezza della comunità.
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