Il capo della polizia Vittorio Pisani e il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Salvatore Luongo hanno voluto esprimere vicinanza e sostegno ai loro uomini, inviando lettere in un momento particolarmente complesso per le forze dell’ordine, a seguito delle recenti manifestazioni sfociate in violenti scontri.
Il Comandante generale Luongo si rivolge ai carabinieri ricordando il valore della loro missione e il sacrificio quotidiano che essa comporta, invitandoli a mantenere professionalità e a rispettare le procedure operative per garantire la sicurezza propria e altrui, nonostante i commenti critici e le difficoltà crescenti. Ha sottolineato che la professionalità è la risposta più efficace a ogni attacco, esortando i militari a continuare a operare con entusiasmo e senso del dovere, in collaborazione con l’Autorità giudiziaria e le altre forze di polizia.
Pisani, da parte sua, si è rivolto agli agenti della polizia di Stato, definendo la libertà di manifestare un elemento vitale della democrazia, ma sottolineando la necessità di perseguire ogni comportamento violento e illegale. Ha invitato i poliziotti a riflettere sulle difficoltà operative per trarne insegnamenti utili, rimarcando l’importanza della compostezza e dell’equilibrio nel loro operato, elementi che garantiscono la sicurezza pubblica e il rispetto delle istituzioni democratiche.
Questi messaggi giungono in un clima teso, dopo gli scontri avvenuti a Torino, Roma e Bologna durante i cortei in memoria di Ramy, un giovane morto a Milano durante un inseguimento con i carabinieri. Le manifestazioni, inizialmente pacifiche, si sono trasformate in guerriglia urbana, con episodi di violenza che hanno visto il coinvolgimento diretto delle forze dell’ordine.
Le dichiarazioni di Pisani e Luongo intendono quindi non solo rincuorare gli uomini e le donne in divisa, ma anche ribadire la necessità di operare con fermezza e nel rispetto delle regole, per tutelare i cittadini e la convivenza civile.
Spero che le parole siano suffragate dai fatti.