Bohdan ha solo 8 anni, ma i suoi occhi hanno vissuto l’orrore della guerra e il suo cuore ha delle ferite che probabilmente niente e nessuno potranno sanare: suo padre e la madre incinta di sette mesi sono morti sotto i bombardamenti russi in Ucraina.
I loro corpi sono rimasti per strada per diversi giorni, ma è stato impossibile rimuoverli a causa dei continui attacchi russi. Quando Bohdan ha scoperto che la sua famiglia era morta, è corso dal suo vicino, ha preso una bicicletta e si è recato sul luogo dell’esplosione mortale e ha visto l’orrore della crudeltà umana.
A raccontare la sua triste storia è stata l’ex portavoce del presidente Zelensky: il piccolo si trovava nell’area di Bakhmut, una città dell’Ucraina orientale sita nell’oblast di Donetsk, una zona molto pericolosa e aveva trovato rifugio in una casa di un uomo che lo aveva ospitato. Quando si è diffusa la sua storia, la polizia ucraina ha organizzato un’operazione d’urgenza per portarlo in salvo.
In questa storia, piena di dolore, ha avuto un ruolo fondamentale il piccolo Rem, un cucciolo di cane in forza alla polizia ucraina. Il Bassotto è sempre stato accanto a Bohdan, dandogli con i suoi comportamenti spontanei quella dolcezza che, almeno in parte, ha attenuato il trauma vissuto.
Il bambino, come mostrano alcune immagini diffuse sui profili social delle forze armate ucraine, mentre parla alle telecamere lo accarezza, gioca con il suo guinzaglio, come se quel contatto fisico gli desse la serenità che in una situazione del genere è quasi impossibile avere.
E con lui trova anche la forza di rincorrerlo, staccando la mente almeno per qualche istante dall’inferno che ha dentro. Ora il piccolo verrà affidato alla zia che si è resa disponibile a prendersi cura di lui.
lastampa.it