Un’imponente operazione coordinata dall’Interpol ha permesso di smantellare una rete criminale che agiva in tutto il mondo. L’operazione, definita la “più sofisticata del mondo”, ha portato a centinaia di arresti solo in Australia e Nuova Zelanda ed è stata condotta da una coalizione di forze dell’ordine in decine di Paesi che ha ottenuto l’accesso a milioni di messaggi scambiati tra organizzazioni criminali.
Secondo quanto riporta l’emittente australiana, centinaia di persone – tra cui esponenti della criminalità organizzata e membri di gang di motociclisti – sono state arrestate nella pià grande operazione criminale condotta in Australia, ma che ha coinvolto altri 16 Paesi, tra cui alcune nazioni europee.
Nell’ambito di una collaborazione tra la polizia federale australiana (AFP) e il Federal Bureau of Investigation (FBI), per tre anni personaggi della malavita sono stati indotti a comunicare tramite un’app crittografata progettata dalla polizia. L’app, nota come AN0M, è stata utilizzata da bande criminali di tutto il mondo per pianificare esecuzioni, traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco.
Le autorità sono state in grado di leggere fino a 25 milioni di messaggi in tempo reale e scoprire così 21 complotti per commettere omicidi, tra cui una strage per eliminare tutti e cinque i membri di una famiglia. Sono state sequestrate più di tre tonnellate di droga e 35 milioni di dollari in contanti. L’operazione Ironside ha permesso di incriminare uomini legati ai cartelli della droga sudamericani, alle triadi asiatiche e alle organizzazioni criminali mediorientali ed europee. Decine di membri delle bande di motociclisti Comanchero e Lone Wolf sono stati arrestati.
Una nota di colore: secondo la polizia, l’idea di utilizzare un’app crittografata è venuta a un paio di agenti dell’FBI nel 2018, “davanti a un paio di birre”. A diffonderla nel mondo criminale è stato il trafficante di droga australiano latitante Hakan Ayik al quale era stata data da agenti sotto copertura. Ayik, 42 anni e ora latitante in Turchia, ha consigliato l’app ai criminali associati che avrebbero acquistato uno smartphone su cui era stato preinstallato AN0M sul mercato nero, consentendo loro di inviare messaggi crittografati e di registrare video, ma non di telefonare.
La polizia ha affermato che in alcuni casi ci sono voluti mesi per stabilire da chi fosse utilizzato uno specifico dispositivo. Più di 11.000 persone utilizzavano dispositivi AN0M in tutto il mondo, e 1.650 in Australia con la metà delle attività criminali rilevate sull’app concentrata nel Nuovo Galles del Sud.
Europol ha annunciato per martedì alle 10 una conferenza stampa durate la quale saranno illustrati i dettagli della parte europea dell’operazione. Le indagini e gli arresti sono stati compiuti, oltre che in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, in Canada, Germania, Paesi Bassi, Inghilterra, Scozia, Norvegia, Lituania, Ungheria, Finlandia, Estonia, Svezia e Danimarca.
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