“Da tempo ormai, quali sigle sindacali della Guardia di Finanza, chiediamo un incontro con il “nostro” ministro dell’Economia e delle Finanze su vari temi di specifico interesse del personale da noi rappresentato.
Ad oggi avvertiamo solo un silenzio assordante, al quale potremmo anche essere abituati, se non fosse che il silenzio é stato rotto persino dalle sigle sindacali della difesa che, fortunatamente, sembra abbiano ottenuto di incontrare il “loro” Ministro proprio sulla manovra di bilancio per il 2024.
Nell’occasione le stesse hanno anche evidenziato come, per converso, nessuna audizione da nessun Ministro sia stata prevista per le sigle della Guardia di Finanza.
Allora la domanda sorge spontanea: “Siamo figli di un ministro minore?”.
Guardia di Finanza: “figli di un ministro minore”
Siamo, con tutta evidenza, di fronte ad una discriminazione inqualificabile che esclude dal giusto confronto sul tema della manovra di bilancio le sigle sindacali della Fiamme Gialle, che pur rappresentano il personale e l’amministrazione posti a tutela della sicurezza economica e finanziaria del nostro paese.
Crediamo di non essere figli di un ministro minore e chiediamo la stessa dignità riservata alle sigle sindacali della Difesa.
Ci aspettiamo quindi di essere convocati dal ministro dell’Economia e delle Finanze, al pari di quanto programmato dal ministro della Difesa per le sigle sindacali militari del suo dicastero”. Lo comunica in una nota il Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) – Vincenzo Piscozzo.