E’ stato congedato dalla Guardia di finanza l’appuntato mazarese di 48 anni, al quale cinque mesi fa la Cassazione ha confermato la condanna a tre anni di reclusione inflittagli due anni prima dalla Corte d’appello di Palermo per lesioni gravissime alla moglie di 46 anni.
Alla donna, il 12 gennaio 2010, nella loro casa a Mazara del Vallo, con calci e pugni, l’uomo avrebbe procurato la rottura della milza, poi asportata in ospedale. In primo grado, nel dicembre 2016, il giudice monocratico del Tribunale di Marsala condannò il militare delle Fiamme Gialle a sei anni di reclusione.
La donna, in fase d’indagine, aveva dichiarato di essersi fatta male accidentalmente, a seguito di una caduta tra le mura di casa, ma il 23 giugno 2016, in aula, in lacrime, dichiarò che era stato il marito a picchiarla, dopo che lei gli confessò che aveva una passione per un altro uomo.
A ribadire agli inquirenti la tesi dell’accidentalità erano stati anche i familiari (genitori e fratelli) della donna. Ma dalle intercettazioni telefoniche effettuate sulle utenze del nucleo familiare, gli investigatori (sezione di pg della Guardia di finanza presso la Procura di Marsala) trassero la convinzione che a provocare quelle gravi lesioni alla donna era stato il marito.
Fonte: lasicilia.it