L’introduzione del green pass obbligatorio, a parte le proteste dei portuali e la fila in farmacia per prenotare un tampone, sta creando qualche tensione nelle forze dell’ordine. La polizia chiede a gran voce test molecolari gratuiti per permettere a migliaia di agenti non vaccinati di lavorare. In Aeronautica si è registrato il primo storico presidio sindacale del Siam (Sindacato Aeronautica militare) davanti ai cancelli di Sigonella. Ma è soprattutto nell’Arma dei carabinieri che si registrano i maggiori malcontenti. Anche e soprattutto a causa della disposizione sull’uso della camerata per chi non ha il lasciapassare verde.
La notizia era trapelata nei giorni scorsi. Ad alcuni militari no pass “alloggiati nelle caserme” era arrivato l’ordine di “uscire dalle camerette entro mezzanotte”. La situazione ancora oggi non è omogenea. “Alcuni comandi fanno rimanere, altri no”, ci spiega una fonte dell’Arma. I sindacati registrano episodi a Firenze, Udine, Mestre, Pistoia, Seregno e in Sardegna. Ed è proprio dall’Isola che arriva il documento, che ilGiornale.it può mostrare in esclusiva, a dimostrazione di come l’ordine sia stato diramato in alcune zone del Belpaese. Oltre alle varie disposizioni sul passaporto verde, si legge che “i militari accasermati privi di green pass non potranno occupare il posto letto loro assegnato”. Le conseguenze sono prevedibili: il militare senza lasciapassare, stando alla disposizione, viene sospeso dal lavoro e dovrebbe pure trovarsi una stanza dove dormire.
Va detto che venerdì l’Arma aveva smentito la notizia e diramato una nota alla stampa in cui precisava la sua posizione. “La circolare emanata dal Comando Generale l’11 ottobre 2021 non contiene alcuna indicazione sugli accasermati”, avevano spiegato i vertici dei carabinieri. Il problema nasce dalla lettura del dpcm del 12 ottobre, secondo cui “non è consentito, in alcun modo, che il lavoratore permanga nella struttura, anche a fini diversi, o che il medesimo sia adibito a lavoro agile in sostituzione della prestazione non eseguibile in presenza”. Da qui il disguido, visto che l’allegato non precisa nulla su chi vive e lavora nello stesso luogo. Alla fine l’Arma ha precisato che “chi occupa posto in caserma ma non effettua il servizio, poiché in licenza o a riposo, continuerà a usufruire del beneficio”. In pratica, se al momento di entrare in servizio il militare risulta privo di green pass non può restare nell’edificio. Ma durante il riposo o in licenza sì. “Noi però – dice Nsc – abbiamo registrato che in diverse zone d’Italia il personale accasermato in ferma volontaria senza green pass, che occupa camere dove hanno anche trasferito la residenza anagrafica, è stato fatto sloggiare costringendolo a cercare una nuova sistemazione”. A scaldare gli animi era stato anche il documento di “Valutazione dei rischi” emanato dal comandante della Legione Carabinieri “Toscana”, dove si legge che “il personale privo di green pass perde il diritto all’accasermamento, se strumentale all’attività lavorativa”. E cioè? “Abbiamo presentato diverse sollecitazioni per capire meglio – dice al Giornale.it Massimiliano Zetti – ma il Comando Generale non risponde”.
[sc name=”pubblicit” ][/sc]A sollevare le ire dei carabinieri, che contano circa 5mila commilitoni non vaccinati, c’è anche il fatto che il “problema” caserme non sembra essersi presentato in altre amministrazioni della Difesa o dell’Interno. “La Questura di Pisa ha esplicitamente messo nero su bianco questa interpretazione e comunque nessun poliziotto in nessuna zona d’italia ci risulta sia stato cacciato dagli alloggi di servizio collettivi”, fa sapere il sindacato. Che sottolinea anche un altro aspetto: “Il regolamento dell’Arma impone l’obbligo di pernottare in caserma da parte dei carabinieri in ferma volontaria”. Ma se non hanno il green pass, come fanno a rispettare l’ordine?
Altro giro, altro problema. Nella nota del Comando Legione Carabinieri Sardegna era pure scritto che “sarà tenuto al possesso del green pass anche il personale che, per motivi di carattere sanitario, dovrà presentarsi presso l’infermeria presidiaria legionale”. Questione spinosa. L’accesso agli ospedali è sempre permesso, anche a chi non si vaccina. E infatti venerdì dal Comando generale è arrivata una precisazione: “Per l’accesso alle strutture sanitarie dell’arma il carabiniere dovrà essere considerato utente e non lavoratore”. Dunque niente green pass se si va in infermeria. Almeno su questo, la questione sembra essersi risolta.