Il Segretario Provinciale di Forlì del Nuovo Sindacato Carabinieri, Giorgio Serri, annuncia di essere stato prosciolto dall’accusa di violata consegna pluriaggravata.
Il fatto si è verificato il 25 marzo 2022 quando Serri, Appuntato Scelto in servizio alla Banca d’Italia di Forlì, si trovava a svolgere il proprio turno di vigilanza 7-13.
“Alcune ore prima del termine del turno, aderendo a una richiesta del Comandante dei Carabinieri della Banca d’Italia, doveva interrompere la vigilanza, spogliarsi della pistola mitragliatrice – che riponeva con assoluta correttezza, nei modi di rito – e recarsi presso una stazione cittadina per andare a recuperare un collega”, spiega il Segretario Generale Regionale Giovanni Morgese .
Sarà proprio la riposizione della pistola mitragliatrice a costargli una denuncia alla Procura Militare della Repubblica di Verona, per il reato di “violata consegna militare aggravata”, ai sensi dell’art. 120 del codice penale militare di pace.
L’esito delle indagini difensive hanno condotto la pubblica accusa a richiedere, il 6 dicembre 2022, l’archiviazione al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Militare “ritenuto che l’accusa non sia sostenibile in giudizio in relazione al reato militare come denunciato”.
Nella propria richiesta, accolta in toto dal Gip, la pubblica accusa ha stabilito che ”dagli ulteriori esiti investigativi non si rinviene l’esistenza di una vera e propria consegna emanata dal Comandante responsabile di Nucleo” e che “l’audizione di persone informate sui fatti, tra cui carabinieri in servizio al Nucleo Banca d’Italia di Forlì da oltre vent’anni, evidenziano come, in relazione alla questione del riposizionamento delle armi, non vi siano mai state consegne e come le armi lunghe siano sempre state riposte in un armadio nel locale adibito a spogliatoi”.
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