Il sospetto su quelle due auto che viaggiavano una dietro l’altra, a velocità molto ridotta.
La decisione di fermare i veicoli, per capire se le persone a bordo nascondessero qualcosa. Quindi la fuga, l’incontro ravvicinato e il rischio di far partire un proiettile.
Controllo decisamente ad alta tensione nella notte tra giovedì e venerdì a Pioltello, teatro di un inseguimento tra due auto, un furgone e una pattuglia dei carabinieri.
Stando a quanto appreso da MilanoToday, tutto è iniziato verso le 3, quando i militari della stazione di Pioltello hanno notato tra via Pordenone e via Grandi due Alfa Giulietta che procedevano lentamente, a distanza ravvicinata.
Dopo aver seguito per qualche metro le vetture sospette, i carabinieri hanno notato che in via Trieste si è aggiunto alla “coppia” anche un furgone, con i mezzi che si sono poi diretti incolonnati verso la provinciale 103.
Appena gli investigatori hanno cercato di fermare i veicoli, le macchine hanno accelerato e sono sparite, mentre dal furgone sono scesi due uomini.
Uno dei due ha scavalcato la recinzione di una ditta ed è scappato, il secondo invece è stato raggiunto da uno dei militari. Ne è nata immediatamente una colluttazione con il fuggitivo che improvvisamente è riuscito a mettere le mani sulla pistola, cercando di scarrellare per inserire il colpo in canna.
Nonostante la concitazione, il carabiniere è comunque stato in grado di bloccare subito l’aggressore, evitando che potesse premere il grilletto e tornando in possesso dell’arma.
Quando il collega della vittima si è avvicinato, l’uomo è scappato e anche lui, come il complice, è riuscito a far perdere le proprie tracce.
Il militare aggredito è stato accompagnato in codice verde al San Raffaele per essere medicato. Gli investigatori stanno ora cercando elementi utili per arrivare agli occupanti dei tre mezzi.
Non è escluso che stessero per mettere a segno un furto o una rapina.