«Mentre scappava con i suoi complici mi ha puntato la pistola addosso. E allora ho sparato io». Sotto choc, con le mani ancora tremanti, Sandro Fiorelli, 58 anni, titolare della tabaccheria di famiglia in piazza Guglielmo Marconi, nel centro di Santopadre, fra Arce e Arpino, in provincia di Frosinone, spiega così ai carabinieri del comando provinciale, coordinati dal colonnello Alfonso Pannone, quello che è successo alle 19.40 di ieri davanti alla sua villetta alle porte della cittadina.
Una zona residenziale, con vialetti alberati e piccoli lampioni, dove fino alla tarda serata gli investigatori dell’Arma hanno effettuato un sopralluogo nel punto in cui è caduto, colpito a morte a un fianco dalla fucilata, un rumeno di 34 anni, Mirel Joaca Bine. Accanto al corpo la replica di una pistola caricata a salve.
Il tabaccaio è rimasto per ore nella caserma dei carabinieri della compagnia di Sora: a dare l’allarme è stato proprio il commerciante che ha riferito di aver subìto un furto nella sua abitazione dove era appena tornato con il figlio.
«Eravamo rincasati quando ho sentito dei rumori provenire dal piano superiore», ha detto ancora il negoziante. Un ritorno improvviso, che ha colto di sorpresa il commando di ladri che era entrato poco prima. Bine si è dato alla fuga insieme con altre persone, tre secondo il tabaccaio, impugnando una pistola che sembrava vera. Che avrebbe poi puntato contro la vittima. Almeno questa è la versione fornita dal 58enne, in passato già preso di mira dai malviventi, perché i carabinieri stanno cercando conferme al suo racconto. Accertamenti sono stati svolti anche nella villetta, per capire come i ladri siano entrati in azione e cosa abbiano portato via. Sequestrati il fucile da caccia, regolarmente detenuto dal padrone di casa con altre armi dello stesso tipo, e anche la replica. Non è chiaro se Bine abbia aperto il fuoco per impaurire la vittima del furto, e questo è un aspetto che potrebbe rivelarsi decisivo per capire se il 58enne abbia agito per legittima difesa.
Sul posto sono intervenuti anche un’ambulanza dell’Ares 118, alcune pattuglie della polizia e il pm di Cassino Marina Marra che ha disposto l’autopsia. Non si esclude che chi indaga possa acquisire nelle prossime ore anche i filmati di videosorveglianza di alcune telecamere della zona che potrebbero aver ripreso qualcosa di utile per capire come sia andata davvero. Nel frattempo per tutta la notte nelle campagne di Santopadre sono andate avanti le ricerche dei complici del 34enne ucciso: potrebbero essersi allontanati con un’auto o forse con altre persone che li stavano aiutando nell’assalto alla villa. Fra le ipotesi anche quella che il gruppo possa essere responsabile di altri furti in abitazione, anche se le statistiche nella zona fra il Sorano e la Val di Comino segnalano solo 2 episodi nei mesi scorsi.