Frosinone, quasi trenta punti di sutura al collo ma fuori pericolo il Poliziotto penitenziario ferito ieri alla gola con una lametta da un detenuto

Polizia penitenziaria, presunte torture nel carcere di Trapani
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E’ fuori pericolo il Poliziotto penitenziario ferito ieri nel carcere di Frosinone da un detenuto che improvvisamente ha tirato fuori una lametta da barba e gli ha procurato un lungo taglio nel collo. Una tragedia sfiorata: portato subito in ospedale, l’Assistente Capo Coordinatore di Polizia Penitenziaria con 34 anni di servizio nelle carceri, ha ricevuto le cure dei medici che gli hanno messo quasi trenta punti per suturare la ferita al collo”.

Frosinone, detenuto ferisce con una lametta la gola di un agente di Polizia Penitenziaria. E’ in sala operatoria

Lo comunica il Coordinatore regionale Ciro Di Domenico della FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Il detenuto è ben noto per aver aggredito altri Poliziotti penitenziari in molte carceri d’Italia in passato. Il carcere di Frosinone non è particolarmente sovraffollato, ma mancano circa 50 Poliziotti tra quelli previsti in servizio”. 

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Il Poliziotto ferito è uno esperto e conosceva bene la storia detentiva del soggetto. Il fatto che non abbia avvertito al cun sentore del rischio che stava per correre, la dice lunga sul clima che si respira oggi nelle carceri d’Italia dove, all’improvviso, la situazione può cambiare in un attimo”.

“E’ uno stress prolungato che sfido chiunque a dover sopportare nel proprio lavoro – prosegue il sindacalista – nessun operatore di Polizia è sottoposto ad un costante senso di pericolo per tutte le ore di servizio. E’ solo grazie all’esperienza e alla professionalità della Polizia Penitenziaria che nelle carceri non succedono tragedie ogni giorno”.

“Ma ora serve un confronto serio, immediato. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio s’è detto disponibile a fornire “in tempo reale” i dati degli “eventi critici” al Garante nazionale dei detenuti, ma il DAP li nega ai Sindacati della Polizia Penitenziaria. E’ tempo che il Ministro e il Capo DAP la smettano di voltarsi dall’altra parte. La Polizia Penitenziaria non è solo quella delle loro scorte che garantiscono la loro sicurezza personale”. 

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