Frecce Tricolori: presentato l’ M-346, il nuovo aereo della Pattuglia acrobatica

Frecce Tricolori nuovo aereo

Un vero e proprio salto generazionale, con una gloriosa pagina di storia dell’Aeronautica Militare destinata a chiudersi e un nuovo aereo pronto per rappresentare le capacità dell’industria e della tecnica di volo italiana negli anni in tutto il mondo.

Durante la cerimonia svoltasi presso l’aeroporto militare di Istrana, sede del 51° Stormo Caccia “Ferruccio Serafini”, è stato presentato il nuovo Leonardo M-346 destinato a diventare il velivolo in dotazione del 313° Gruppo addestramento acrobatico, il nome ufficiale delle Frecce Tricolori.

Alla presenza di numerose autorità civili e militari, anche il capo di Stato maggiore della Difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e il ministro della difesa Guido Crosetto è stata ufficializzata dunque la scelta del sostituto dell’attuale MB-339 Pan, velivolo in dotazione alla Pattuglia acrobatica nazionale ormai dal lontano 1982. Il nuovo Leonardo M-346 segna una svolta molto significativa, tanto da portare le Frecce Tricolori a realizzare nuove figure acrobatiche rinnovando il programma delle esibizioni.

Frecce Tricolori : le caratteristiche del nuovonaereo M-346

Il nuovo M-346, che assumerà anche la designazione militare aeronautica T-346A/T-346 Pan, a differenza del suo predecessore MB-339 nasce anche per un impiego militare effettivo ed è in grado di offrire prestazioni paragonabili ad aerei di ultima generazione come l’Eurofighter Typhoon o l’F-35.

La fusoliera e le prese d’aria sono realizzate in fibra di carbonio e kevlar, gli elementi strutturali sono costruiti in lega di alluminio, titanio e acciaio. Ha una lunghezza di 11,49 metri contro gli 11 metri di MB-339, rispetto al quale mostra una apertura alare ridotta a 9,72 metri contro 10,85 metri.

A segnare la differenza c’è soprattutto la maggiore velocità massima raggiungibile, con il nuovo M-346 che è certificato per un massimo di 1.300 km/h, ovvero 1.093 km/h in volo livellato (cioè ad altezza costante sopra i 1.500 metri di quota). Ciascuno dei due motori Honeywell F124-GA-200 garantisce una spinta di 2.850 kg, con un peso al decollo pari a 9.500 kg.

Il nuovo aereo è stato presentato con la nuova livrea disegnata da Pininfarina, contraddistinta da una colorazione più opaca rispetto a quella utilizzata sul predecessore MB-339. Il disegno è visibile su tre dimensioni, per garantire che durante le evoluzioni ci sia sempre un elemento grafico riconoscibile in grado di trasmettere al pubblico una sensazione di velocità e dinamismo.

La livrea

Il bianco occupa la parte dorsale, mentre la scritta “Frecce Tricolori” viene ospitata sulla parte inferiore del muso. Il nuovo nuovo M-346/T-346 Pan verrà appositamente modificato per le specifiche necessità legate alle esibizioni, con sistemi fumogeni, dispositivi foto/video per le riprese e di trasmissione dati, permettendo di aggiornare il programma acrobatico delle Frecce Tricolori con alcune nuove figure, mentre altre resteranno invariate o verranno adeguate alle prestazioni del velivolo.

Il Leonardo M-346 ha comandi di volo digitali ed è equipaggiato con un sistema di controllo di volo fly-by-wire (quindi non più con collegamento meccanico tra comando ed attuatori, bensì completamente digitale), oltre ad una moderna interfaccia uomo-macchina con display per la presentazione dati “a testa alta” (Head-up Display). I comandi sono di tipo Hotas (Hands on Throttle And Stick, letteralmente mani su manetta e leva), dunque con un joystick che va a sostituire la cloche.

Il progetto va poi ben oltre il solo aereo, perché M-346 è stato pensato per l’addestramento dei piloti destinati agli aerei di quarta e quinta generazione, consentendo di operare simultaneamente in volo reale e sulle varie tipologie di simulatori, interfacciandosi con ogni tipo di forza generata dal computer.

Il nuovo M-346 ha il compito non facile di sostituire un velivolo entrato ormai nell’immaginario collettivo mondiale come sinonimo di acrobazia e perizia tecnica assoluta. Parliamo naturalmente del glorioso MB-339, aereo da addestramento introdotto per la prima volta in servizio nel 1981 ed entrato a far parte della Pattuglia acrobatica nazionale nel 1982, imponendosi per la sua agilità ed estrema sensibilità ai comandi.

La versione modificata MB-339 Pan dedicata alla Pattuglia acrobatica nazionale era dotata di un equipaggiamento specifico dedicato con serbatoi supplementari per il fumogeno utilizzato nelle acrobazie.

L’amore dell’Aeronautica Militare Italiana per il modello MB-339 deriva anche dal suo utilizzo da parte del 61° Stormo: su questo velivolo si sono brevettati negli ultimi 40 anni oltre 2.500 piloti, con un totale che supera le 400.000 ore di volo.

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