Un appuntato scelto della Guardia di Finanza di Genova, precedentemente anche maestro di ballo per un’associazione dilettantistica, è stato congedato il 28 novembre dopo che l’amministrazione ha scoperto che la sua attività di insegnamento era retribuita come quella di un professionista. L’appuntato, dal 2006, aveva dichiarato alla sua amministrazione di insegnare danza fuori servizio, gratuitamente o con i rimborsi spese consentiti dalla legge. Tuttavia, verifiche fiscali hanno rivelato che l’associazione, di cui l’uomo è anche vice presidente, svolge un’attività d’impresa commerciale, offrendo corsi di ballo a pagamento anche a non soci.
Finanziere e ricorso al TAR
Il militare ha presentato un ricorso al Tar contro il suo licenziamento, ma la richiesta di sospendere cautelativamente il provvedimento è stata respinta dai giudici. Questi hanno dichiarato che gli atti delle Fiamme Gialle sembrano legittimi a prima vista e che non vi è alcun pericolo di danno per lui nell’attendere la sentenza nel merito. I giudici hanno notato gli introiti consistenti che l’appuntato riceve dall’associazione, compresi gli affitti dei locali, che ammontano a 36.000 euro all’anno.
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Secondo l’ordinanza del Tar, durante una verifica fiscale sono emersi importi non indicati nelle scritture contabili, relativi solo al 2022, per circa 59.000 euro. La Guardia di Finanza ritiene che l’appuntato fosse responsabile della gestione ordinaria e straordinaria dell’associazione, presumendo che avesse regolarmente ricevuto proventi in contanti senza alcuna registrazione contabile.
Il 12 ottobre, il Comando Regionale Liguria gli aveva ordinato di abbandonare l’attività entro 15 giorni; constatato che ciò non era avvenuto, è stato congedato.