Tutto è iniziato con un segnale proveniente dall’Europol riguardante immagini pedopornografiche che sono state scaricate anche nell’area di Arezzo.
Le autorità investigative, in questo caso la Polizia Postale, hanno avviato un’indagine che ha portato a una perquisizione e al sequestro di materiale informatico appartenente a un militare: un carabiniere graduato operante nella provincia, il quale è ora soggetto a un’indagine. La vicenda è stata riportata questa mattina dal Corriere di Arezzo, ma le forze dell’ordine stanno mantenendo il massimo riserbo in merito, poiché le indagini sono ancora in corso.
La perquisizione dei dispositivi tecnologici personali e dell’equipaggiamento in ufficio è stata eseguita lo scorso venerdì. Gli investigatori hanno individuato circa 70 file, costituiti principalmente da video, ciascuno della durata di alcuni minuti, che coinvolgono minori.
Questi filmati sembrano provenire da Paesi del nord Europa e, secondo quanto segnalato dall’Europol, sarebbero stati scaricati e visualizzati.
L’ufficiale coinvolto è stato sospeso dal servizio, la sua arma di ordinanza è stata sequestrata, e potrebbe essere in programma un suo trasferimento.
Le indagini sono sotto la supervisione della Procura di Firenze, la quale sta attualmente valutando la situazione del militare e tutti gli elementi necessari per determinare se il possesso delle immagini possa essere attribuito a un errore, un equivoco o se siano state scaricate consapevolmente, con conseguente possibile responsabilità penale.