Circa 20 componenti di un gruppo di etnia sinti finito al centro delle indagini di carabinieri e della magistratura di Siena per rapine e furti, commessi con falsi posti blocco, travestiti da carabinieri, con lampeggianti, pettorine e palette per potersi impossessare di auto di lusso o rapinare automobilisti.
Ai destinatari del provvedimento di fermo di indiziato di delitto, tra loro fratelli, cugini e nipoti, sono stati attribuiti più colpi: due rapine tra le province di Siena e Arezzo, quattro furti aggravati con spaccata ai danni di sportelli bancomat tra Roma e Perugia e di altri numerosi furti.
Le indagini procedono per capire se i componenti siano anche responsabili di alcune rapine in villa messe a segno nelle provincie di Siena e Macerata.
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