“Evitare di indossare le magliette se in sovrappeso”. Presunto episodio di body shaming in un Reparto dell’Esercito

Esercito maresciallo caserma di Corvara

Denuncia del sindacato SIAMO Esercito, a seguito di una segnalazione di un presunto episodio di body shaming da parte di un Comandante che vorrebbe “consigliato” al personale in sovrappeso di non indossare la Tshirt per preservare I’immagine del Reparto.

Abbiamo ricevuto notizie di un episodio che ha destato nel nostro Sindacato forte preoccupazione. Pare che un Comandante abbia “consigliato” al proprio personale militare in sovrappeso di non indossare Tshirt per preservare I’immagine del Reparto.

Premettiamo che fare parte delle Forze Armate, da sempre, richiede di mantenersi in forma e di superare prove fisiche adeguate all’età, al ruolo e algrado.

Tutto questo però non può in nessun modo autorizzare la linea di comando, o peggio, il Comandante di un Reparto a perpetrare nei confronti di uno o più sottoposti, anche se apparentemente in maniera colorita o che dir si voglia “goliardica”, questo tipo di atteggiamenti.

Pare infatti, nel caso che stiamo trattando e per cui siamo pronti a dare dimostrazione se necessario, che la comunicazione del Comandante di Reparto sia stata giudicata offensiva e inaccettabile dal proprio personale. È palese quindi che le parole del superiore, siano chiaramente un esempio di ‘body shaming’ mettendo l’aspetto fisico al di sopra della salute e del benessere dei militari e calpestando la loro dignità.

Ogni militare lavora duramente per mantenere efficiente il Reparto e merita rispetto, nonumiliazioni. Il body shaming è estremamente dannoso e puòavere gravi conseguenze psicologiche, come vergogna, ansia e insicurezza nelle relazioni.

Essendo una forma di bullismo, il body shaming può distruggere l’autostima e portare a problemi di salute mentale, come Disturbi alimentari, depressione e altri disturbi dell’umore.

È fondamentale quindi comprendere le ragioni dieventuali situazioni fisiche critiche e aiutare il personale a migliorare la propria forma, quando possibile. Un approccio di questo tipo è costruttivo e benefico. Promuove la consapevolezza, l’empatia e il rispetto reciproco, soprattutto per chi gestisce altre persone, è cruciale.

Riteniamo sia fondamentale creare un ambiente di lavoro rispettoso e inclusivo, dove ogni persona sisenta appagata, valorizzata e supportata. Per fare ciò è quindi necessario che ogni superiore dimostri comprensione e sostegno, invece di elargire giudizie umiliazione.

Noi del SIAMO Esercito crediamo sianecessario un cambiamento di rotta all’internodelle Forze Armate, per eliminare pratiche scorrette e pericolose come il body shaming e promuoyereun ambiente di rispetto e dignità per tutti, per garantire coerenza nei valori di cui le Forze Armate si fanno portavoce.

Atteggiamenti come questi non possono più esseretollerati allinterno delle FFAA, per questosegnaleremo con urgenza i fatti e contestualmente chiediamo al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito di intraprendere ogni azione per evitare che talicomportamenti devianti diventino consueti o checreino emulazioni. Chiediamo che venga quindi valutato dalle autorità competenti, la creazione el’integrazione di seminari e workshop di formazioneper i Comandanti.

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