Esercito, Brigata Folgore – Concluso l’iter formativo per 220 neo Paracadutisti della Brigata – Alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Carmine Masiello, si è svolta, presso il Centro Addestramento Paracadutismo di Pisa, la cerimonia di consegna del Brevetto di Paracadutista Militare e del Basco Amaranto per 220 neo Paracadutisti, dei quali 217 sono Volontari in Ferma Iniziale (VFI).
Il percorso formativo svolto al CAPAR rappresenta il pilastro iniziale nella formazione di ogni Paracadutista e si incentra sulla preparazione professionale e psico-fisica attraverso un addestramento individuale mirato a sviluppare le capacità richieste per ogni appartenente alle Aviotruppe, tra le quali quella di saper operare in condizioni di isolamento, percorrendo lunghe distanze con equipaggiamento e armamento individuale, in qualsiasi condizione climatica.
Grazie alla formazione di Specialità, i nuovi baschi amaranto iniziano ad apprendere le Tecniche, Tattiche e Procedure (TTP) tipiche delle unità paracadutisti, sono facilmente integrabili nelle unità di successiva assegnazione e possono essere impiegati da subito nelle attività addestrative e operative dei reparti, proseguendo, al tempo stesso, il proprio percorso di crescita professionale.
Nel corso del suo intervento, il Gen. C.A. Carmine Masiello, rivolgendosi ai nuovi Paracadutisti, ha detto: “Questo basco è il vostro cuore, i vostri muscoli e la vostra regola di vita: nei Paracadutisti c’è sempre spazio per gli altri prima che per noi stessi. Folgore!”.
Il corso di addestramento tecnico all’aviolancio con paracadute ad apertura automatica e l’esecuzione di 5 aviolanci, a conclusione dell’iter formativo svolto al CAPAR, sancisce il conseguimento del brevetto di paracadutista militare e, dunque, il diritto di indossare l’ambito Basco Amaranto.
La Brigata Paracadutisti “Folgore” è tra gli strumenti a disposizione dell’Esercito per assicurare la capacità di risposta e intervento immediato della Difesa a situazioni di crisi ed emergenza, che richiedono di proiettare, in tempi ridotti, importanti dispositivi in grado di operare in tutti gli ambiti di confronto.