Due suicidi a distanza di poche ore nell’Arma.
Il primo caso a Cuneo, dove ieri sera è stato rinvenuto il cadavere un Carabiniere della Stazione Saliceto (CN), nella sua autovettura, a Camerana (CN). Si è suicidato esplodendosi un colpo con la pistola d’ordinanza. Le indagini sono tutt’ora in corso. Ancora sconosciute le cause del gesto.
Il secondo caso in provincia di Macerata, dove si è tolto la vita un Vicebrigadiere di 51 anni che viveva ad Apiro si è suicidato nella propria abitazione.
Sul posto questa mattina sono intervenuti il 118 di Cingoli, i militari dell’Arma e i vigili del fuoco di Apiro. Una notizia che ha sconvolto la cittadina dell’entroterra maceratese e i colleghi.
[sc name=”pubblicit” ][/sc]Il Governo deve prendere atto che questi numeri non sono più tollerabili. Deve sapere mettere in campo tutte le risorse utili a creare una rete di aiuto e sostegno diversa rispetto al presente. E’ compito del legislatore prendere atto dell’ammontare non più tollerabile di questi suicidi. La politica deve capire che è necessario aprire a soggetti terzi, come in parte già avviene, non appartenenti al mondo delle forze dell’ordine, che possano garantire ai militari in difficoltà un accesso a cure e trattamenti non velati dal dubbio di andare a rovinarsi la carriera confessando i propri timori suicidari.
Urge pensare a tavoli tematici che mettano al centro della discussione un modo nuovo di approcciarsi alla psiche di chi indossa una divisa, che sia rispettoso delle professionalità esistenti nel mondo militare, ma sia al contempo contaminato da saperi esterni e lontani da gerarchie militari.