Era nell’aria da mesi, adesso è arrivata l’ufficialità. Nunzia Alessandra Schilirò, il vice questore di Roma sospesa lo scorso anno dopo aver partecipato a una manifestazione No Green pass, scende in politica.
Ad annunciarlo è stata lei stessa attraverso un video pubblicato sul suo canale YouTube.
Alle elezioni del 25 settembre sarà candidata con Italexit, il partito guidato da Gianluigi Paragone.
“Mai nella mia vita avrei immaginato di fare politica, non era questo il sogno che avevo per me, ho capito tantissime cose in questi due anni e sono arrivata alla conclusione che mi candido con Italexit”.
Queste le parole con cui Nunzia Schilirò ha reso nota la sua decisione.Nel filmato, della durata di circa 8 minuti, ha spiegato che sono stati in tanti a chiederglielo.
“Mi sarebbe piaciuto che ci potesse essere un unico partito-movimento che raggruppasse tutti coloro che si sono opposti alle violazioni dei diritti fondamentali”, ha evidenziato, precisando che però l’alternativa sarebbe stata restare “a piangere sul divano”.
Il Vice Questore di Roma sospesa, che attualmente percepisce solo metà dello stipendio, è sicura di essere vittima di una “macchina del fango” e ha precisato che adesso “tutto dipende da noi, noi possiamo cambiare le cose” perché il sistema “si cambia dall’interno”.
Poi, in merito alla sua vecchia promessa di non entrare in politica, ha dichiarato: “È vero, avevo detto che non mi sarei candidata, ma avevo spiegato che era una decisione temporanea“.
Sottolineando che è arrivato il momento di riappropriarsi “del nostro Paese, dei nostri diritti, del nostro potere”, ha concluso il suo video-annuncio dicendo di non vedere l’ora che arrivi il 25 settembre, data delle prossime elezioni politiche.
Nunzia Alessandra Schilirò era stata sospesa dalla polizia dopo essere intervenuta sul palco di una manifestazione andata in scena a Roma il 25 settembre 2021 contro il Green pass e le misure restrittive attuate dal governo.
Da allora la vice questore ha sempre espresso pubblicamente le sue posizioni contrarie alla gestione del Covid, dichiarando “illegittimo” il certificato verde.
Per questo col passare dei mesi è stata sottoposta a una serie di procedimenti disciplinari. L’ultimo poche settimane fa, che ha confermato la sospensione dalla sua carica per altri sei mesi.
Nata a Catania nel 1978, è entrata nel corpo di polizia dopo essersi laureata in Giurisprudenza. Trasferita a Roma, per quattro anni ha diretto la quarta sezione della squadra mobile della Capitale, che si occupa di reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili.
Per il suo impegno contro la violenza di genere le sono stati conferiti tre premi. Sul tema ha scritto il saggio ‘Soli nella notte dell’anima’. È anche autrice di un romanzo intitolato ‘La ragazza con la rotella in più’.
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