È morto David Sassoli. Il presidente del Parlamento Europeo è deceduto all’1.15 della notte, a 65 anni, a causa di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.
Era ricoverato dal 26 dicembre scorso nel centro oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone. A dare la notizia il suo portavoce, Roberto Cuillo.
Lo scorso dicembre Sassoli aveva annunciato l’intenzione di non ricandidarsi alla guida del Parlamento europeo.
Giornalista, conduttore televisivo, vicedirettore del Tg1, era entrato in politica come europarlamentare del Partito democratico nel 2009.
Appresa la notizia del ricovero, nella giornata di lunedì 10 gennaio, numerose erano state le manifestazioni di affetto espresse da tutto l’arco parlamentare, da rappresentanti delle istituzioni, colleghi di partito e amici in Europa e nel nostro Paese.
L’ultimo messaggio pubblico di Sassoli è arrivato nella giornata di ieri, quando aveva voluto esprimere il «cordoglio» per la morte di Silvia Tortora, primogenita di Enzo Tortora e sorella di Gaia, che è il vicedirettore del Tg La7.
Nella notte tra il 14 e il 15 settembre scorsi, il presidente del Parlamento Ue era stato ricoverato a Strasburgo per una polmonite e non aveva potuto presiedere la seduta plenaria nella quale la presidente della Commissione Ue von der Leyen aveva pronunciato il discorso sullo stato dell’Unione.
Sassoli in un video messaggio su Twitter aveva spiegato di essere stato «colpito in modo grave da una brutta polmonite da legionella: ho avuto febbre altissima, sono stato ricoverato all’ospedale di Strasburgo, poi sono rientrato in Italia per la convalescenza.
Ma purtroppo ho subito una ricaduta e questo episodio ha spinto i medici a consigliarmi una serie di analisi e di accertamenti», che Sassoli aveva condotto in Italia, presiedendo da remoto le riunioni del Parlamento per l’intero mese di ottobre, tornando in persona nella plenaria di fine novembre.