Un giovane finanziere, un carabiniere e un commerciante sono accusati aver gestito una piazza di spaccio di sostanze stupefacente. La posizione più grave è quella del militare delle fiamme gialle che si occupava materialmente di consegnare la droga e, a volte, avrebbe messo a disposizione dei “clienti” la propria abitazione.
Più “leggere” le posizioni di altri due indagati: un carabiniere poco più che 40enne e un commerciante (poco più che 30enne) di generi alimentati.
Agli arresti domiciliari è finito M. S., giovane militare della fiamme gialle, in servizio a Roma. Indagati a piede libero G. M., noto commerciante di generi alimentari del paese. Indagato a piede libero anche S. D., carabinieri in servizio sempre in provincia di Caserta, di circa 40 anni.
Per i due indagati a piede libero il Pubblico Ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere aveva chiesto l’arresto; richiesta respinta dal Giudice per le indagini Preliminari. L’inchiesta è partita nel 2020 ed è durata quasi due anni.
E’ scattata ieri l’esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che rappresenta la conclusione di un’accurata indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Capua, guidati dal colonnello Minutoli.
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