Poco più di mezzo kg di hascisc suddiviso in panetti e ovuli, ordinato sul web e arrivato in un pacco proveniente dalla Spagna. Lo hanno scoperto i carabinieri di Ferrara che mercoledì, dopo una perquisizione, hanno arrestato tre giovani, un operaio 22enne e due studenti di 21 e 22 anni: quest’ultimo è Vincenzo Anselmo, il figlio dell’avvocato Fabio Anselmo, legale molto noto a Ferrara e non solo, difensore della famiglia Aldrovandi e di quella di Stefano Cucchi, oltre che compagno della sorella, Ilaria.
Gli arresti oggi sono stati convalidati e il processo è stato rinviato: per i tre, prima dell’udienza finiti ai domiciliari, è stato disposto l’obbligo di firma giornaliero.
Tutto nasce dalla segnalazione di un pacco sospetto in un deposito Fedex, in consegna a un giovane del centro città. I militari hanno contattato la società di spedizioni, chiedendo di conoscere gli estremi del destinatario, luogo, data e ora della consegna. Si sono appostati nei pressi della casa e alle 14 sono stati notati tre giovani attendere il corriere. All’arrivo del furgone, mentre uno faceva ‘da palo’, gli altri hanno intercettato l’autista, ritirato e firmato per la ricevuta. I militari sono intervenuti: aperto il pacco e trovato l’hascisc, 551 grammi, è stata fatta una perquisizione a casa dei tre e sono stati trovati bilancini di precisione, funghi allucinogeni e contenitori in vetro. Ma anche un pacco vuoto, del tutto simile a quello appena intercettato, con data di consegna di gennaio 2021. Dalla documentazione fornita dalla società di spedizioni i militari sono risaliti ad un’ulteriore spedizione analoga, ancora non andata a buon fine. Questo pacco risultava giacente al centro di smistamento Fedex di Bologna, con presumibile data di consegna per la settimana prossima. Con un decreto di sequestro ieri pomeriggio i militari sono andati al centro e hanno aperto il contenitore, sequestrando altri cinque panetti di hascisc per 494 grammi, destinati a uno dei giovani arrestati, l’operaio.
“Esprimo dolore per quello che è successo. Ho sempre protetto la mia famiglia, anche durante vicende drammatiche nel corso della vita mia e dei miei figli. Ho sempre detto che la legge deve essere uguale per tutti e così deve essere anche per mio figlio, al quale sarà garantita la difesa migliore, ma certamente non scorciatoie o qualcosa di simile”, dice all’ANSA l’avvocato Anselmo.
“Sono sicuro – aggiunge – che questa è una lezione che gli è servita. Con questa vicenda che purtroppo diventa drammatica per il cognome che porta, e questo mi dispiace tanto, sono sicuro che la sua vita cambierà in modo radicale. Mi avrà sempre al suo fianco e sono sicuro che riuscirò a riportarlo sulla retta via. I carabinieri sono stati correttissimi e hanno fatto il loro dovere”
[sc name=”facebook” ]