La Scuola Militare “Nunziatella” ha ospitato il Sottosegretario di Stato per la Difesa, Senatrice Isabella Rauti.
A ricevere l’autorità il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Pietro Serino, il Comandante per la Formazione, la Specializzazione e la Dottrina dell’Esercito, Gen. C.A. Carlo Lamanna e l’82° Comandante della Scuola, Colonnello Giuseppe Stellato.
La Senatrice Rauti dopo aver ricevuto gli onori militari, ha reso omaggio alla Bandiera d’Istituto, decorata di Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito e Croce d’Oro al Merito dell’Arma dei Carabinieri, a seguire la visita all’infrastruttura e alla Chiesa della Santissima Annunziata, e l’incontro, nel Cortile Piave della Scuola, con gli Allievi del 234°, 235° e 236° corso, il Corpo Docenti e una rappresentanza del Quadro Permanente.
“In oltre due secoli, questo liceo dell’Esercito – tra i più antichi del mondo e che rappresenta un’eccellenza – ha formato comandanti valorosi, uomini di cultura, figure diventate importanti in vari settori, tutti accomunati da un sistema di valori e da una visione della vita incentrata sul dovere, sulla disciplina, sul senso della responsabilità e sull’onore”, ha detto il sottosegretario Rauti con delega per la formazione del personale civile e militare della Difesa, esprimendo apprezzamento a docenti ed istruttori “per il lavoro, la cura e la competenza con le quali accompagnano i corsi e gli allievi individualmente in un percorso di crescita”.
“Insieme – ha detto il sottosegretario Rauti rivolgendosi agli allievi – acquisirete non solo competenze culturali ma anche il coraggio necessario per mettervi costantemente in gioco e per affrontare ogni tipo di sfida”. “Ho scelto la scuola militare Nunziatella per salutare tutti gli allievi delle scuole militari e augurare un buon inizio dell’anno scolastico”, è il messaggio che Rauti ha rivolto a tutti gli allievi delle scuole militari Nunziatella, Teulié, Morosini, Douhet, “un pensiero particolare ai più giovani che si accingono a prestare giuramento di fedeltà, atto solenne e profondo”.