Il Capo di Stato Maggiore, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha sottolineato la necessità di aumentare il numero dei militari a disposizione, considerando le minacce alla sicurezza su più fronti nel contesto geopolitico attuale. Questa richiesta è emersa durante un’audizione informale presso le commissioni Difesa e Esteri di Camera e Senato, nell’ambito dell’esame della Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo.
Il Capo di Stato Maggiore ha evidenziato il concetto delle “Aree Ibride” e la crescente instabilità nel Mediterraneo allargato, che minacciano l’Europa e influenzano flussi commerciali, movimenti migratori e approvvigionamenti energetici. Ha descritto un panorama geopolitico complesso, con le Forze Armate italiane impegnate in una dimensione operativa senza precedenti dal dopoguerra, dal Baltico al Medio Oriente, dal Sahel al Golfo di Guinea.
Difesa, Cavo Dragone: servono almeno 10mila soldati in più
Inoltre, ha citato il risorgere del terrorismo, evidenziato dall’attentato a Mosca, sottolineando la necessità di condannare il terrorismo in qualsiasi circostanza. Ha avvertito che lo scenario globale rischia di complicarsi ulteriormente, con crescenti tensioni con la Russia e i suoi alleati, e ha enfatizzato l’importanza della NATO come scudo per difendere la libertà e la democrazia.
Cavo Dragone ha anche discusso delle sfide legate alla disinformazione, evidenziando il rischio durante le tornate elettorali per l’Europa e il Mediterraneo allargato, promosso dalla Russia per disorientare le opinioni pubbliche.
Per affrontare queste sfide, il Capo di Stato Maggiore ha sottolineato la necessità di aumentare il numero dei militari a disposizione, evidenziando che le forze armate italiane sono attualmente sottodimensionate. Ha fatto notare che anche raggiungendo una quota di 170.000 uomini, sarebbero comunque al limite della sopravvivenza. Ha espresso la volontà di continuare a chiedere più uomini finché necessario per fronteggiare le sfide emergenti.