Difesa: al via il programma per rinnovare i veicoli da combattimento dell’Esercito Italiano – Il programma per i nuovi veicoli da combattimento dell’Esercito Italiano, denominato A2CS (Army Armored Combat System), dovrebbe partire entro la fine di quest’anno.
Difesa Esercito Italiano, il programma
Il programma, precedentemente noto come AICS (Armored Infantry Combat System) è finalizzato al rinnovamento dell’intera capacità di combattimento forze pesanti, attraverso l’acquisizione di un sistema di sistemi (o famiglia di piattaforme) per la fanteria pesante incentrato su una serie di piattaforme sia combat (Armored Infantry Fighting Vehicle – AIFV) sia di supporto (posto comando, controcarro, esploranti, portamortaio, genio guastatori, esploratori, contraereo, portaferiti, portamunizioni, scuola guida).
Il nuovo sistema, caratterizzato da un approccio modulare, sarà in grado di esprimere performance evolutive basate su soluzioni tecnologiche mature, con un design di sistema idoneo a garantire un continuo potenziale di crescita
Il programma prevede di costruire 1050 veicoli di ogni tipo (costo complessivo 5,2 miliardi di euro sino al 2037), in sostituzione dei “Dardo” dell’esercito, facendone così il più grande programma di sviluppo di un mezzo terrestre in Europa attualmente in corso.
Già nel Documento Programmatico Pluriennale della Difesa 2023-2025 si era stabilito che lo sviluppo di tale progettualità in un contesto multinazionale, basato su alleanze tra solide realtà europee che già collaborano con le aziende italiane, avrebbe creato opportunità vantaggiose per l’espansione della partnership al programma di sviluppo del futuro Main Battle Tank europeo e relative piattaforme derivate (Main Ground Combat System – MGCS) la cui realizzazione è consequenziale e strettamente correlata al programma A2CS.
Ma all’inizio di questo mese la filiale francese di KNDS ha dichiarato a Defense News che la società che progetterà il nuovo carro armato, costituita tra KNDS, la tedesca Rheinmetall e la francese Thales, rimarrà per ora chiusa agli altri azionisti.
fonte: ilgiornale.it