Diceva di aver preso il Covid sul posto di lavoro ma si era contagiato a casa: Poliziotto accusato di tentata truffa

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Tentata truffa allo Stato: è l’accusa contestata dalla procura della Repubblica di Cremona a un poliziotto della Questura della città lombarda, a processo per fatti che sarebbero avvenuti due anni fa, nel pieno della seconda ondata Covid.

Come riporta la repubblica.it, l’agente, stando all’ipotesi investigativa, avrebbe cercato di ottenere il riconoscimento della causa di servizio attestando falsamente di essere stato contagiato dal virus sul lavoro, quando invece lo avrebbe contratto in famiglia, nello specifico dalla figlia. I primi sospetti sulla regolarità della procedura erano sorti già al momento dell’apertura della pratica, nell’agosto del 2021, quando il poliziotto aveva presentato domanda all’ufficio competente presentando un modulo auto compilato.

Procedura non corretta, tanto che la dirigente di settore non l’aveva controfirmata per poi segnalare il fatto al questore Carla Melloni, la quale aveva avviato accertamenti amministrativi e poi incaricato gli agenti della Squadra Mobile di svolgere le opportune indagini. Al termine delle verifiche erano emerse incongruenze nelle date e a quel punto era scattata formale denuncia.

L’agente sostiene di aver preso il Covid da una collega incontrata al Comando della polizia stradale nel pomeriggio del 26 febbraio 2021. Ma secondo la ricostruzione elaborata sulla catena di contagio ricostruita da Ats, a contagiarlo sarebbe stata la figlia alcuni giorni prima.

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