Un poliziotto potrà continuare a lavorare anche se nel corso del servizio dovesse scadergli il green pass. Lo prevede la circolare del capo della Polizia Lamberto Giannini inviata a tutti i reparti con la quale vengono definite le modalità operative di controllo della certificazione verde per il Dipartimento di pubblica sicurezza.
“Il possesso del green pass, valido al momento del controllo – si legge nel documento – consentirà al titolare la prosecuzione del servizio sino alla sua conclusione presso le strutture dell’Amministrazione”. Previsti inoltre controlli quotidiani a tappeto o a campione su un minimo del 20% del personale.
Il documento riprende nella sostanza le linee guida per la pubblica amministrazione: controlli a tappeto o a campione in misura non inferiore al 20% a rotazione tra tutto il personale, all’accesso in ufficio e all’interno delle strutture, con l’App ‘Verifica C19’ o con i software che si stanno predisponendo e che dialogheranno direttamente con la piattaforma che rilascia il green pass.
[sc name=”pubblicit” ][/sc]La circolare ricorda inoltre che chi si presenta al lavoro senza la certificazione verde verrà considerato assente ingiustificato e dunque avrà la sospensione dello stipendio, di ferie e contributi mentre chi viene sorpreso all’interno delle strutture di Polizia o inizia il turno di servizio senza la certificazione, oltre all’allontanamento e alla sospensione dello stipendio, incorre nella sanzione da 600 a 1.500 euro e dovrà rispondere disciplinarmente per l’inosservanza dei doveri previsti dal regolamento dell’amministrazione della pubblica sicurezza. In questo caso la circolare precisa però che se il controllo avviene dopo l’accesso in ufficio “dovrà essere consentito al dipendente di dichiarare il mancato possesso della certificazione verde all’atto dell’ingresso all’interno dell’ufficio, evitando così di incorrere nelle ulteriori conseguenze previste dalla normativa”.