Decreto Sicurezza, borseggiatrici: sì al carcere per donne incinte e aggravanti per reati commessi su treni e stazioni

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Decreto Sicurezza, stretta sulle borseggiatrici – Il nuovo disegno di legge sulla sicurezza prevede misure più severe per contrastare i reati di borseggio, con un particolare focus sulle borseggiatrici. Tra le novità principali, l’introduzione della possibilità di incarcerazione per le donne incinte, una categoria che finora ha spesso evitato il carcere grazie alla loro condizione.

Oltre a questo, il ddl prevede aggravanti specifiche per i reati commessi su treni e nelle stazioni ferroviarie. Questi luoghi, spesso teatro di episodi di borseggio e altri crimini, vedranno un inasprimento delle pene per i colpevoli, al fine di aumentare la sicurezza e la protezione dei viaggiatori.

Decreto Sicurezza: interventi su borseggiatrici e aggravanti

L’obiettivo del provvedimento è duplice: da un lato, dissuadere le potenziali borseggiatrici con la minaccia di pene più severe, dall’altro, garantire una maggiore tutela ai cittadini, soprattutto in contesti vulnerabili come i mezzi di trasporto pubblico e le aree ad alta frequentazione.

Queste misure riflettono una volontà di intervenire in modo deciso contro la criminalità diffusa e di rispondere alle esigenze di sicurezza manifestate dalla popolazione. Il dibattito sul disegno di legge prosegue, con l’attenzione rivolta all’equilibrio tra rigore delle pene e tutela dei diritti delle persone coinvolte.

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