“Mi devi dare cinquemila euro per i lavori che ti ho fatto a casa”. Un tentativo di truffa che però ha messo nel mirino la persona sbagliata, ossìa un ex maresciallo dei carabinieri che in quel momento era in compagnia anche di un poliziotto fuori servizio.
È quanto accaduto la mattina della domenica di Pasqua a Giorgio Varchetta, oggi consigliere comunale del gruppo Lega in Sala del Tricolore a Reggio, che ha denunciato tutto ai suoi ex colleghi dell’Arma.
È lui stesso a raccontarci quanto successo. “Mi ero trovato con un paio di amici, tra cui un poliziotto della questura, a fare aperitivo per scambiarci gli auguri al bar Burani su via Gramsci. Eravamo fuori nel parcheggio quando all’improvviso è arrivato un furgone nero che si è fermato proprio di fianco a noi. Il conducente, assieme ad un altro complice a bordo, ha tirato giù il finestrino e si è rivolto a me in questo modo: “Scusa, noi ci conosciamo. Tu mi devi cinquemila euro per quei lavori di muratura che ti ho fatto a casa”. Sono rimasto senza parole. Gli ho detto: ‘guarda che secondo me hai sbagliato persona…’. Ma lui insisteva”.
A quel punto Varchetta prova a farlo desistere: “Guarda che io sono un ufficiale dei carabinieri in pensione e uno dei miei amici è un poliziotto. Adesso chiamo le forze dell’ordine e ti denuncio“, dice all’uomo che stando al racconto del consigliere del Carroccio “aveva un accento dell’est”.
I due presunti truffatori quando vedono che Varchetta compone il 112, cominciano a spaventarsi. “Davvero li stai chiamando? Aspetta! Forse abbiamo sbagliato persona. Noi cercavamo uno con una macchina rossa, forse ti assomiglia…”. Varchetta a quel punto risponde: “Scendete che ne parliamo e verifichiamo questa cosa quando arrivano i carabinieri…”. Ma i due ingranano la quinta e fuggono via in direzione Bagnolo, spaventati dell’arrivo a breve delle forze dell’ordine.
“Ho dato l’allarme – spiega Varchetta – e ho denunciato l’episodio. Questa è una tentata truffa e mi hanno spiegato gli inquirenti che non è la prima volta che si verificano tentativi di raggiro analoghi. Ho preso la targa e ho fatto l’identikit. Ho anche i miei amici che possono testimoniare. Mi chiedo se non avessero incontrato noi, cosa sarebbe successo se davanti fosse capitato qualche povero cristo… Anche perché i due uomini fisicamente facevano paura, avrebbero potuto minacciare un anziano costringendolo a pagare. Bisogna stare attenti e denunciare sempre tutto”. ilrestodelcarlino.it