Ancora mattinata di disordini presso il penitenziario cremonese. Infatti a seguito di attività di perquisizione ordinaria di un camera detentiva, i detenuti occupanti di nazionalità magrebina aggrediscono con testate e pugni due agenti, i quali sono costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.
Tale aggressione messa in atto dai due con lo scopo di evitare il controllo su uno di loro che deteneva occultato nella tasca dei pantaloni uno smartphone munito di sim card e regolarmente funzionante. Attimi di forte concitazione che hanno visto il personale non solo aggredito fisicamente ma anche minacciato con lame appuntite, intanto che il resto dei detenuti per dare manforte ai due compagni hanno lanciato pentolame e altri oggetti contro il personale di Polizia Penitenziaria.
Solo l’altro giorno un’altra unità di polizia penitenziaria è rimasta ferita nel tentativo di aggressione da parte di altro detenuto di origine Sudamericana.
Un penitenziario, dove oramai le aggressioni, le minacce e le umiliazioni al personale di Polizia Penitenziaria sono divenute all’ordine del giorno, senza alcun provvedimento da parte degli Uffici Superiori, nonostante le svariate segna la azioni. Urgono provvedimenti urgenti ad hoc anche da parte del legislatore al fine di dare dignità e sicurezza agli operatori penitenziari. Piena solidarietà da parte di questa O.S. ai colleghi feriti.
Lavori forzati o pubblici,e doppio della pena .